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Nasce il premio Var Digital Art

Il 2023 è l'anno dell'arte digitale che segna anche la nascita del Var Digital Art Award, premio istituito da Var Digital Art by Var Group, che dal 2018 per primo in Italia racconta le tendenze del metaverso, dell'intelligenza artificiale, della realtà aumentata e di tutti quei processi che nascono dall'incontro tra le pratiche più classiche e innovative dell'arte. Lo ha fatto selezionando 12 artisti italiani, differenti per formazione, approccio, linguaggio e indirizzo di ricerca, individuati da un comitato scientifico composto da docenti, critici, giornalisti ed esperti, per offrire uno spaccato e formulare anche per il grande pubblico una narrazione quanto più esaustiva sul rapporto tra arte e nuove tecnologie, attraverso le sue nuove visioni artistiche, poetiche, stilistiche e filosofiche. L'intera produzione dell'arte digitale italiana del 2023 è stata analizzata da Chiara Canali, Valentino Catricalà, Rebecca Pedrazzi e Domenico Quaranta, coadiuvati da Davide Sarchioni, direttore artistico di Var Digital Art.
    Dai pionieri agli emergenti, la squadra di artisti chiamata a raccolta dalla giuria del premio, che avrà cadenza biennale, è formata da Davide Maria Coltro, che nel 2001 ha inventato il 'quadro mediale'; Chiara Passa, attiva nell'arte digitale dal 1997 e capace di mettere in gioco la video animazione e la realtà virtuale per esplorare il confine tra reale e immaginario; Domenico Dom Barra pioniere della Glitch Art in Italia.
    Tra le 12 eccellenze, troviamo anche esperienze trasversali, che vedono la contaminazione tra diversi media, generi e pratiche, rappresentate da Luca Pozzi, che indaga sul rapporto tra arte e scienza; Debora Hirsch, che unisce la pittura tradizionale ai processi creativi offerti dal digitali per la produzione di immagini, video e NFT, e Kamilia Kard, che impiega diversi media, dalla pittura al video e gif animate, stampe e installazioni, dipinti digitali e siti web. Insieme a loro, ci sono anche le esperienze di Danilo Correale, che esplora una vasta gamma di strategie visive che includono la fotografia, l'installazione, il video, l'azione partecipativa, l'intervento pubblico e il testo; Rino Stefano Tagliafierro,regista e video artista, autore di numerosi spot pubblicitari e cortometraggi, tra i quali 'Beauty' del 2014, che ha riscosso un successo planetario; Roberto Fassone, la cui ricerca di ambito multimediale è interessata all'impiego del fake, il travestimento e la finzione. E, ancora, Federica Di Pietrantonio, che si concentra su relazioni e processi nati attraverso realtà virtuali, piattaforme social e videogiochi; Martin Romeo, che esplora la relazione tra natura e tecnologia attraverso vari mezzi, tra cui sculture dinamiche, performance in realtà virtuale e installazioni multimediali; Svccy, che dialoga tra opera fisica e NFT rielaborando l'estetica della Vaporwave. Ognuno di loro è invitato a partecipare al premio con un'opera già edita o concepita per l'occasione, per un totale di 12 lavori digitali rigorosamente screen-based tra i quali, a settembre, verranno selezionati i migliori 4 da presentare al pubblico nelle giornate del 26 e 27 ottobre al Palazzo dei Congressi di Rimini, in occasione della Convention annuale di Var Group, dal titolo 'Shape the present, build the future'.

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