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Da Leopardi a Rossini, le Marche in mostra

 L' ultimo ritratto di Raffaello nella miniatura incisa da Marcantonio Raimondi quando il genio di Urbino era ancora in vita; un autografo musicale di Gioacchino Rossini; due libri appartenuti a Giacomo Leopardi con una penna a piuma d'oca e uno scritto di suo pugno; il manifesto del 1950 che annuncia il ritorno a Chiaravalle di Maria Montessori; un costume di scena di Beniamino Gigli. Le tracce dei grandi del passato accanto all' impronta lasciata dagli artisti e dagli eroi dello sport di questi anni per raccontare l' unica regione italiana ''plurale'' attraverso le sue eccellenze.
    Nasce da questa idea la mostra ''Le Marche, l' unicità delle molteplicità'' dal 29 marzo al 28 maggio a Roma a Palazzo Poli, sede dell' Istituto Centrale per la Grafica. Il percorso curato da Alessandro Nicosia si snoda in 56 isole - 20 dedicate all'arte, 3 alla letteratura, 7 alla musica, 4 alle scienze, 6 alla società, 8 allo spettacolo, 8 allo sport - con documenti, foto, video, musiche, oggetti personali di una selezione testimonial che hanno fatto grande la loro terra d' origine. E' un viaggio nel ''dinamismo marchigiano che è espressione di un pluralismo culturale sedimentato da secoli che ha creato un unicum straordinario grazie a un incredibile mix di fattori storici, sociali e ambientali''. Al sommo Raffaello si affiancano quindi l' architetto Donato Bramante con la sua visione moderna dello spazio, il gesuita Matteo Ricci che nella seconda metà del Cinquecento avvicinò l' Europa alla Cina, il fisico Giuseppe Occhialini e il suo microscopio per emulsioni nucleari, l' artista Enzo Cucchi di cui parlano i mattoni serigrafati, lo scultore Pericle Fazzini e la sua Danzatrice, l' icona del cinema Virna Lisi, fino alla maschera fioretto e guanto della campionessa olimpica di scherma Elisa Di Francisca, idolo dello sport con altri due corregionali doc, il commissario tecnico della Nazionale di Calcio Roberto Mancini e il fuoriclasse del motociclismo Valentino Rossi.
    Maura Picciau, direttrice dell Istituto di Palazzo Poli, ha parlato delle Marche come ''la culla dell' incisione e della grafica'' e ricordato che un cofanetto con le carte per tutte le tecniche incisorie realizzato dalla Fondazione Fedrigoni di Fabriano è stato presentato nelle scorse settimane a Londra e inviato a 12 artisti italiani e stranieri. ''E' una regione millenaria e allo stesso tempo di grande modernità - ha osservato Nicosia - aperta al cambiamento, sapientemente valorizzata nel presente e proiettata verso il futuro, grazie alle sue straordinarie specificità che la rendono un'eccellenza in ogni suo aspetto''. La mostra, promossa dalla Presidenza della Regione e dall' Agenzia per il Turismo e l'Internazionalizzazione delle Marche, è ad ingresso gratuito proprio per suscitare l' interesse del grande pubblico. ''Vogliamo rendere onore ai marchigiani che hanno proiettato la nostra terra nel mondo e nella storia - ha detto il presidente Francesco Acquaroli - ma anche richiamare l' attenzione sulla grande imprenditorialità dei testimonial che portano lavoro nelle Marche e le Marche nel mondo. Questo appuntamento è il punto di partenza per promuovere un territorio tutto da scoprire che in ogni borgo mostra potenzialità turistiche enormi''.
    (ANSA).
   

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