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Quando la cultura fa fatturato con il turismo

Boom del turismo culturale in Europa, con una previsione di 12 miliardi di fatturato entro il 2028 secondo una ricerca effettuata per la Fondazione Città Identitarie, e come è facile immaginare a farla da padrona è l'Italia con le sue impareggiabili città d'arte e un patrimonio archeologico e architettonico unico al mondo, seguita dalla Germania. "La notizia - spiega gioiosa all'ANSA la ministra del turismo Daniela Santanchè - non mi stupisce. Dopotutto, deteniamo la percentuale più alta di siti culturali riconosciuti dall'Unesco. L'Italia è in grado di proporre una grande varietà di offerte turistiche e la conferma odierna non può che riempirci di orgoglio e spingerci a fare di più". Secondo la titolare del dicastero del turismo la promozione dell'Italia dovrà infatti passare anche dai piccoli borghi: "Sono dei diamanti che caratterizzano il nostro territorio. Non a caso in legge di bilancio - spiega - abbiamo inserito il fondo, di 134 milioni, per i piccoli comuni a vocazione turistica che ci consentirà di lavorare sulla promozione e valorizzazione dei borghi che rappresentano tipicità italiane ed elementi su cui puntare per un turismo distribuito nel tempo e nello spazio". Il Vecchio Continente genera la metà delle entrate totali grazie alla presenza sul territorio di musei, borghi e attrazioni uniche; in particolare il nostro Paese punta alla valorizzazione delle bellezze del patrimonio culturale con attività mirate ed efficaci come i festival, i premi e le iniziative didattiche. Le città d'arte italiane sono diventate trend virali sui social: su Instagram le 3 città culturali più gettonate sono Milano, dove #milano conta circa 39 milioni di contenuti; Roma, con 36 milioni di post pubblicati e Napoli con 21 milioni. Fuori dal podio Firenze con 12 milioni di contenuti e Venezia con quasi 11 milioni. Tik Tok, invece, ribalta la situazione: Napoli è al primo posto con 17 miliardi di views, poi Roma con 11 miliardi e Milano con 7,5 miliardi. Non cambia, invece, la situazione di Firenze, che conta un miliardo di visualizzazioni e Venezia con circa 980 milioni. "Non è un caso che il nostro Paese sia una delle eccellenze in termini di turismo culturale" afferma Edoardo Sylos Labini, presidente della Fondazione Città Identitarie e ideatore del movimento Cultura Identità. "L'Italia è un polo di ricchezza sia in termini naturali sia artistici che, però, vanno promossi al meglio; per farlo è fondamentale ripartire dai borghi. In quanto fondazione e realtà fortemente radicata sul territorio, grazie all'adesione dei quasi 8mila comuni italiani, promuoviamo la storia, l'arte e la cultura del made in Italy; con un linguaggio contemporaneo, applicato a un circuito di eventi e festival, raccontiamo l'Italia più piccola, quella più bella, che a oggi rappresenta circa il 70% dello Stato". E la Germania? Nel Vecchio Continente il Paese emerge per le attrazioni culturali, come viene indicato anche dall'Unesco. I musei della cittadina di Bamberga, per esempio, organizzano corsi di cucina ed eventi gastronomici all'interno delle storiche strutture per avvicinare locali e turisti alla propria storia e bellezza culturale. Outlook Traveller ha realizzato, infine, un approfondimento con alcune delle migliori attrazioni nazionali, tra cui la città di Brema, arricchita dalla presenza di innumerevoli edifici dai tratti rinascimentali; Amburgo, influenzata dalla corrente Art Nuoveau; le opere del Tebel Art Park di Berlino e il Music Festival di Dresda con una serie di appuntamenti orchestrali, balletti ed esibizioni jazz.

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