BOLOGNA - 'Intra-ground' è il titolo della nuova installazione site-specific dello scultore neozelandese Guy Lydster e del fotografo Andrea Abati, visibile dal 24 settembre al 28 marzo al Cassero di Porta San Donato a Bologna.
Questo evento di arte pubblica, organizzato dall'Associazione Il Campone e a cura di Giuseppe Virelli, ha l'obiettivo di instaurare un dialogo immersivo fra un luogo storicamente connotato e l'arte contemporanea.
L'installazione, composta da un complesso plastico-scultoreo e da gigantografie posizionate all'interno dell'area del Cassero, si basa sul concetto di "flusso energetico", forza rigeneratrice che attraversa le cose e gli esseri viventi.
Questo flusso, riconducibile metaforicamente all'acqua, rimanda sia alla circolazione dei vecchi canali che attraversavano la città di Bologna, sia alla "corrente" di uomini, animali e merci che proprio attraverso le porte dell'antica cerchia muraria della Bononia medievale e rinascimentale "alimentavano" lo scambio fra il dentro e il fuori, tra l'urbe e il mondo esterno sino agli inizi del Novecento.
'Intra-ground' è composto da un trittico di sculture di Guy Lydster (Dark Source, Full River, Intra-ground Explorer) e di tre fotografie dal grande formato di Andrea Abati.
Un'installazione nella quale scultura e fotografia dialogano fra loro e con lo spazio urbano circostante: qui le antiche bellezze storico-artistiche si uniscono alle visioni dei due artisti contemporanei. 'Intra-ground' è inserita nel programma di It.A.Cà 2022, primo e unico festival in Italia sul turismo responsabile che anima Bologna e l'Appennino fino al 16 ottobre.
Al centro del festival è un turismo "capace di creare benessere tra le comunità, in armonia con l'ambiente e nel rispetto degli abitanti e dei viaggiatori". (ANSA).