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Dalle tele di Monet e Ligabue agli scatti di Vivian Maier

 (ANSA) - TORINO, 09 FEB - Da Claude Monet e Antonio Ligabue a Vivian Maier: una settimana di grandi nomi della pittura e della fotografia attende gli appassionati d'arte.
    TORINO - Oltre 250 immagini, molte delle quali inedite o rare, come quelle a colori, accanto a video Super 8 e oggetti personali compongono la grande mostra che i Musei Reali dedicano a Vivian Maier. Intitolata "Inedita" e a cura di Anne Morin, l'esposizione è allestita dal 9 febbraio al 26 giugno e rivela aspetti sconosciuti o poco noti della misteriosa vicenda umana e artistica della Maier, una delle principali esponenti della cosiddetta street photography. Nel percorso anche gli scatti realizzati dall'autrice durante il suo viaggio in Italia, in particolare a Torino e Genova, nell'estate del 1959.
    MONZA - L'Orangerie della Villa Reale ospita "Antonio Ligabue.
    L'uomo, l'artista", dall'11 febbraio al 1 maggio, antologica curata da Sandro Parmiggiani. Il percorso è volto a raccontare le suggestioni geniali, tra forme e colori, tipiche dell'artista, del quale vengono presentate 90 opere (dipinti, sculture, incisioni e disegni). Due i filoni seguiti dalla mostra: da un lato la rappresentazione che Ligabue fa degli animali, selvaggi e domestici, dall'altro gli autoritratti, dai quali emerge un senso di desolazione e smarrimento.
    GENOVA - Dall'11 febbraio al 22 maggio a Palazzo Ducale è in programma "Monet. Capolavori dal Musée Marmottan di Parigi": in ordine cronologico, la mostra presenta oltre 50 opere che rivelano tutto il talento artistico del pittore e raccontano la sua geniale creatività. Le tele esposte sono tra quelle a cui Monet era più visceralmente legato, tanto da non volerle mai mettere in vendita e tenerle gelosamente custodite nella sua abitazione di Giverny.
    BOLZANO - "Ovunque a casa propria" è il titolo del progetto su Ugo La Pietra e sul suo percorso ironico e politicamente scorretto nell'arte, allestito al TreviLab Centro Trevi dal 10 febbraio all'11 marzo. La mostra, a cura di Manuel Canelles, offre per la prima volta un approfondimento sulla ricerca cinematografica e sulle sperimentazioni audiovisive di La Pietra presentando film e video realizzati dal 1973 al 2015.
    BRESCIA - Dal 12 febbraio al Museo Diocesano "Sacro al femminile. Opere degli allievi di Moretto", un percorso articolato in 13 opere realizzate dai principali allievi bresciani di Alessandro Bonvicino detto il Moretto, quali Francesco Ricchino, Luca Mombello e Agostino Galeazzi. Allestita fino al 12 giugno e curata da Davide Dotti, la mostra presenta lavori provenienti dalla collezione del Museo Diocesano di Brescia, dai Musei civici di Brescia e da raccolte private.
    MILANO - La prima mostra italiana dell'olandese Riet Wijnen arriva dal 13 febbraio al 19 marzo nello spazio espositivo Assab One: intitolato "Sixteen Conversations on Abstraction (table / table)", il progetto mette in luce il metodo d'indagine dell'artista in relazione alle pratiche e alle idee del femminismo e si focalizza (a 50 anni dalla nascita dell'International Feminist Collective fondato a Padova nel 1972, all'interno del quale sono nate le campagne per il salario al lavoro domestico) sulla studiosa e attivista italo-americana Silvia Federici, tra le fondatrici del Collettivo e figura centrale del femminismo della seconda ondata. In mostra saranno esposti anche gli studi della stessa Federici che, per l'occasione, tornano in Italia. ROMA - Due le mostre che il 10 febbraio apriranno alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea, entrambe allestite fino al 20 marzo: c'è l'Italia tra le due guerre al centro di "Emanuele Cavalli e la Scuola Romana: attraverso gli archivi", a cura di Manuel Carrera, che svela il rapporto privilegiato intercorso tra Cavalli e altri colleghi artisti appartenenti alla Scuola Romana come Carena, Pirandello, Cagli e Capogrossi; grazie a un nutrito corpus di opere, la mostra "Sobre sí mismo: Franco Nonnis 1959-1965", a cura di Maurizio Farina, Francesco Mozzetti e Guido Rebecchini, segna la riscoperta di un artista dalla vivacissima curiosità intellettuale, che nel suo lavoro dimostrò forte interesse per la sperimentazione nelle arti, tra pittura, musica e scenografia. (ANSA).
   

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