Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

A Orvieto mostra "Il Bambin Gesù delle Mani" di Pinturicchio

(ANSA) - ORVIETO (TERNI), 03 DIC - È stata inaugurata nel pomeriggio di venerdì al museo "Claudio Faina" di Orvieto la mostra "Il Bambin Gesù delle Mani" di Pinturicchio organizzata dal Comune di Orvieto in collaborazione con la Fondazione Guglielmo Giordano, proprietaria dell'opera.
    Il dipinto murale che rappresenta un Bambin Gesù benedicente è una parte di un affresco proveniente dalle stanze di Papa Alessandro VI Borgia e racconta una delle più affascinati storie del Rinascimento italiano. Le mani che si vedono nel dipinto, che stringono il piede del Bambino e lo tengono in braccio, appartengono a Papa Alessandro sesto e alla Madonna che, secondo le ricostruzioni storiche, avrebbe avuto il volto di Giulia Farnese, all'epoca considerata l'amante del Pontefice.
    Nell'opera immortalata da Pinturicchio nel 1492 ci sarebbe la prova dell'origine del potere dei Farnese, una delle famiglie più importanti a livello europeo e fortemente legata alla città di Orvieto. Il fratello di Giulia, Alessandro, diventerà Papa con il nome di Paolo terzo. I successivi pontefici cercarono di cancellare quella prova e quel dipinto considerato sacrilego ma una copia dell'opera, fatta fare su commissione del Duca di Mantova, Francesco IV Gonzaga, ai primi del '600 ha consentito di rimettere gli esperti sulle tracce di questa storia e di ricollegare il volto della Madonna e il Bambin Gesù che nel frattempo erano stati staccati dai muri, tagliati e separati per non essere messi in correlazione.
    A svelare il mistero i due anni di studi dell'esperto d'arte Franco Ivan Nucciarelli, presente alla conferenza stampa, professore dell'Universita di Perugia e membro del comitato scientifico della Fondazione Giordano che nel 2004 ha acquistato l'opera. "Il Bambini Gesù delle Mani di Pinturicchio è il testimone chiave di un giallo storico", ha detto Andrea Margaritelli, presidente della Fondazione Guglielmo Giordano.
    "Ci siamo innamorati da subito di questa opera meravigliosa, da qui la volontà di portarla a Orvieto", ha detto il sindaco Roberto Tardani.
    La mostra rimarrà aperta fino al 9 gennaio. (ANSA).
   

Caricamento commenti

Commenta la notizia