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Da Lingotto a Pietrarsa, turismo industriale a TTG

PIETRARSA - Lo stabilimento Fiat del Lingotto non ha perso il suo fascino nemmeno dopo 40 anni dallo stop alle linee di produzione da cui uscirono auto mitiche come la Balilla e la Topolino. La Lanterna, vero colosso e icona di Genova, accoglie chi arrivi nella Superba dal mare e resiste da cinque secoli a guerre e intemperie. Il museo Fisogni, in una collezione certificata dal Guinness dei Primati di pompe di benzina e oggetti delle stazioni di servizio, accoglie pezzi straordinari come la pompa di Buckingham Palace o quella disegnata da Marcello Piacentini per Benito Mussolini. E andando verso Sud la magia a un passo dal mare del Museo nazionale ferroviario di Pietrarsa nel Napoletano e in Molise la fonderia Marinelli la più antica d'Italiana e fra le più antiche del mondo, specializzata nella costruzione di campane. E poi Kartell, Martini, Olivetti e chi più ne ha più ne metta. Se il patrimonio archeologico, storico e architettonico dell'Italia non ha eguali nel mondo, anche nel turismo industriale e del made in Italy c'è un tesoro enorme di cui a fatica ci si rende conto. Ne ha parlato al TTG Travel Experience - che si è svolto dal 13 al 15 ottobre alla fiera di Rimini assieme alle fiere gemelle Sia Hospitality Design e Sun Beach & Outdoor Style - Jacopo Ibello, autore della Guida ai luoghi del turismo industriale e del made in Italy (Morellini Editore, 288 pagine, 17.90 euro).
    "Mi sono laureato in Geografia con il sogno di scrivere una guida sui luoghi del turismo industriale - racconta all'ANSA Ibello - e nel libro racconto l'Italia tramite le sue produzioni industriali e del Made in Italy. Operazione che finora era stata fatta solo per alcuni settori come i vini e le produzioni enogastronomiche. E quindi spazio a musei di archeologia industriale, fabbriche storiche che sono state musealizzate o riutilizzate con altre funzioni, musei e archivi d'impresa e Factory tour dal tessile all'automobilismo, dalle miniere ai prodotti enogastronomici".
    La guida serve anche per andare oltre i luoghi comuni dell'Italia dal Piemonte e la Lombardia fino alla Sicilia ma Ibello non vuole scegliere dei luoghi simbolo: "E' una domanda a cui rispondo con difficoltà proprio per la vastità dei luoghi e delle aziende rappresentate. Però per approcciarsi a questo tipo di turismo forse si deve partire dal mondo delle miniere che sono i luoghi dove tutto comincia perché lì venivano estratte le materie prime, ce ne sono in molti luoghi d'Italia e poi soprattutto ad oggi sono molto fruite dal punto di vista turistico perché trasformate in musei, parchi avventura etc dal Sulcis a quelle di zolfo in Sicilia".
  

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