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67 colonne per l'Arena, a Verona 'en-plein' di aziende

A dieci giorni dall’apertura del Festival lirico 2021 è stato già raggiunto l’obiettivo di “67 Colonne per l’Arena di Verona” il progetto di fundrising e corporate membership per una ricostruzione virtuale dell’ala dell’anfiteatro veronese, la cinta esterna distrutta da un terremoto nel 1117. L'iniziativa, lanciata alla fine del mese di marzo dai vertici della Fondazione Arena, è sostenuto dal Gruppo Athesis, editore dei quotidiani L’Arena, Il Giornale di Vicenza o Brescia Oggi, oltre che delle emittenti Tele Arena e Radio Verona e proprietario della casa editrice Neri Pozza. Questa sera sul palcoscenico areniano, presenti il sindaco Federico Sboarina (che presiede la Fondazione) e la Sovrintendente Cecilia Gasdia, è stato illustrato il bilancio di questa prima edizione che ha superato la raccolta di un milione di euro. “Un grandissimo segnale da parte del territorio, da parte del mondo delle imprese. Siamo onoratissimi di questo interesse e adesso l’impegno è guardare al futuro e costruire una relazione solida che ci accompagnerà almeno nei prossimi 5 anni per uno sviluppo importante delle nostre attività” ha spiegato il direttore generale della Fondazione Arena di Verona, Gianfranco De Cesaris. “Abbiamo raggiunto le 67 colonne, addirittura abbiamo domande in esubero che ovviamente ricollocheremo nel 2022. Ma questa è una risposta di straordinaria positività da parte del territorio”. Circa il 70% delle aziende che hanno aderito al progetto sono del territorio, anche se in realtà è quasi riduttivo definirle così perché sono quasi tutte aziende talmente importanti che sono localizzate qui ma operano in decine di mercati in giro per il mondo. Però hanno l’Arena nel cuore” ha concluso De Casaris. Tuttavia i privati possono continuare a sostenere la Fondazione lirico-sinfonica areniana, attraverso l’opportunità offerta dall’Art Bonus #iosonolarena. E in apertura di serata Andrea Compagnucci, alla prima uscita come nuovo direttore marketing e fundrising della Fondazione Arena, ha ricordato “il merito e il valore di chi ha ideato questo progetto: Corrado Ferraro, che purtroppo non c’è più. E’ grazie a lui, a Cecilia Cavagna e soprattutto grazie all’Arena che siamo qui per un momento molto importante, per quello che è stato l’ultimo anno”.

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