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La Pasqua nell'arte

MILANO - Da Raffaello a Michelangelo, da Giotto a Mantegna e a Rubens, tanti grandi maestri della pittura e della scultura hanno rappresentato i giorni finali della vita di Gesù Cristo, trasformando il mistero della Passione in opere d'arte immortali. In occasione della Pasqua ne abbiamo scelte dieci, dal Medioevo al XVII secolo, che raccontano l'ultima cena, la cattura, la crocifissione, la deposizione, la morte, la pietà e la resurrezione del figlio di Dio. Ecco le opere e i siti web dei luoghi dove si possono ammirare, in attesa di farlo di persona.

Ultima cena è l'opera pittorica più famosa di Leonardo da Vinci: dipinta tra il 1494 e il 1499, è conservata nell'ex refettorio rinascimentale del convento di santa Maria delle Grazie, a Milano. Il capolavoro, affrescato sulla parete del locale, è stato più volte restaurato e, dal 1980, è stato inserito dall'Unesco tra i beni patrimonio dell'Umanità. Ritrae l'ultimo pasto di Gesù tra gli Apostoli. Il sito dove ammirarlo e scoprire storia, curiosità e dettagli in alta definizione è: cenacolovinciano.org Realizzato nel 1602 da Caravaggio, l'opera Cattura di Cristo, conosciuta anche come "Presa di Cristo", raffigura il momento in cui Gesù, che appare immobile e triste, viene bloccato da Giuda; le due figure, colpite da una luce esterna, sembrano quasi abbracciarsi. Il dipinto, nel suo inconfondibile chiaroscuro, si ammira nella National Gallery of Ireland di Dublino e, in questo periodo di chiusura, sul sito nationalgallery.ie L'affresco Cristo davanti a Caifa, realizzato da Giotto attorno al 1303, è conservato nella Cappella degli Scrovegni di Padova, patrimonio dell'Umanità, e fa parte del ciclo pittorico "Storie della Passione di Gesù"; lo si ammira sulla parete destra, guardando l'altare, o sul sito cappellascrovegni.padovamusei.it La scena mostra Gesù in casa di Caifa, il sommo sacerdote, che si strappa la veste dal petto, mentre un armigero alza la mano per colpire il figlio di Dio.

Cristo crocefisso è un'opera di Diego Velázquez realizzata nel 1631, e fa parte di un gruppo di dipinti a tema religioso che il pittore dipinse a Madrid dopo essere tornato da un soggiorno a Roma. L'opera è carica di valore spirituale e simbolico e, nonostante la drammaticità del soggetto, infonde un senso di serenità. Il dipinto è conservato al museo del Prado di Madrid e ora possiamo ammirarlo navigando sul sito museodelprado.es dove vengono illustrati storia, curiosità e dettagli pittorici.

Deposizione dalla croce è una scultura marmorea realizzata intorno al 1178 da Benedetto Antelami: l'opera è un capolavoro d'arte gotica di grande modernità e umanità, e si trova nel transetto destro della cattedrale di Parma. La scena dell'altorilievo ha un forte impatto drammatico e raffigura il momento in cui il corpo di Cristo, sostenuto da Giovanni, viene calato dalla croce. Sono presenti elementi iconografici cristiani e classici con la personificazione del sole e della luna. Possiamo ammirare la scultura sul sito della cattedrale di santa Assunta di Parma: piazzaduomoparma.com/cattedrale

La pala d'altare Deposizione dalla croce, realizzata da Beato Angelico tra il 1432 e il 1434, è conservata nella nuova sala del museo nazionale di san Marco, a Firenze. Il pannello centrale della pala sacra, dedicato alla deposizione di Gesù, segue uno schema piramidale in cui si innestano la fascia orizzontale del paesaggio e la figura diagonale del Cristo, che spicca con la testa reclinata e il corpo obliquo. I colori sono luminosi e i dettagli molto ricchi come le piantine nel suolo, dipinte nei minimi particolari, che alludono alla primavera e alla futura rinascita del Cristo. Per ammirare l'opera c'è un video sul sito polomusealetoscana.beniculturali.it Cristo morto è uno dei dipinti più famosi di Andrea Mantegna, conservato nella pinacoteca di Brera, a Milano. L'opera, realizzata tra il 1475 e il 1478, è celebre per l'innovativo scorcio prospettico del corpo di Cristo disteso, che porta lo spettatore a fissare lo sguardo sui piedi. Severo ed espressivo, il dipinto coglie il momento precedente alla sepoltura di Gesù, quando ancora il corpo è disteso sulla pietra dell'unzione, semicoperto dal sudario. Nel dipinto ci sono anche la Vergine Maria, che asciuga le lacrime, Giovanni mentre prega e, nell'ombra, Maria Maddalena. Il sito pinacotecabrera.org ci permette di ammirare il dipinto in ogni dettaglio.

La Pietà è la scultura marmorea più famosa di Michelangelo Buonarroti, realizzata tra il 1497 e il 1499, quando l'artista aveva poco più di 20 anni. E' considerata uno dei maggiori capolavori artistici di sempre: ritrae la naturalezza, il potente richiamo e l'emozione del sentimento di pietà della Vergine verso il corpo morto di Gesù, steso sulle sue gambe. Dopo i danni vandalici subiti nel 1972, la statua è protetta da uno speciale cristallo. L'opera si ammira nella basilica di san Pietro in Vaticano e sul sito vaticanstate.va/it

Resurrezione di Cristo è un'opera di Raffaello Sanzio, realizzata intorno al 1501 su modello del Perugino da cui, tuttavia, il pittore rinascimentale di Urbino si distaccò, creando paesaggi vari e animati e dettagli molto più elaborati. Il ricco sarcofago, le vesti curate, i gesti vivi e i colori corposi, infatti, creano un maggiore risalto plastico alle figure, a partire dal Cristo che si innalza in cielo. E' il museo d'arte Masp di San Paolo, in Brasile, a ospitare il dipinto che oggi possiamo ammirare sul sito masp.org.br

Resurrezione di Cristo o Sepolcro pasquale è un'opera di Pieter Paul Rubens dipinta nel 1616 che si ammira nella cattedrale di Nostra Signora ad Anversa. La figura del Cristo che rinasce è viva e con influssi michelangioleschi, mentre attorno le presenze angeliche, ricche di simboli, accentuano la dinamicità; soprattutto la figura di destra crea un effetto luminoso con la sua veste color arancio, attirando l'attenzione dello spettatore. Per ammirarne la bellezza è possibile navigare sul sito: dekathedraal.be (ANSA).
   

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