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Il direttore di Brera, pronti al Museo 'on air'

MILANO - "Il nostro è un presente incerto, pieno di problemi però siamo tutti con la città, la sua cittadinanza. Magari con le porte chiuse ma siamo sempre insieme, come al solito. Ci vediamo dopo il lockdown ma nel frattempo Brera è on air per la sua città": così il direttore di Brera James Bradburne commenta la chiusura dei musei che scatta il 5 novembre. "Mi dispiace" aggiunge il direttore, spiegando che però "durante il primo lockdown siamo stati primi ad approfondire i contenuti on line e a metterli a disposizione sul sito della Biblioteca e abbiamo imparato come creare un'esperienza validissima on line" e quindi "possiamo dire che siamo pronti".

Dal 5 novembre "in poi presentiamo sul sito, per questo lockdown e altri possibili lockdown una nuova piattaforma "Brera on air" che si arricchirà delle presentazioni dei curatori, le visite dei depositi, l'accesso alla nostra collezione, espressione perfetta del nostro museo visibile. Un museo, infatti, è più della sua collezione. Un museo è anche quello che il museo fa con la sua collezione, la valorizzazione delle competenze, le storie, il patrimonio".

Bradburne ricorda che "Ettore Modigliani nella prima guerra mondiale ha affrontato la grande sfida di spostare tutta la collezione di Brera fuori, Fernanda Wittengs ha vissuto il bombardamento di Milano, la ricostruzione e la riapertura di Brera nel 1950. Ognuno di loro si è confrontato e ha affrontato momenti di crisi di incertezza e di paura come noi adesso. Per questo dobbiamo imparare anche dalla loro esperienza. Il loro passato è il nostro presente e la nostra funzione, il nostro scopo la nostra missione è portare avanti oggi questi valori di coraggio, tolleranza, intraprendenza".

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