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Il Klimt rubato sarà esposto il 28 novembre a Piacenza

PIACENZA -"Non basta un solo evento per il rilancio della galleria. Il progetto ha cercato di tenere legato il quadro con il resto della collezione, incrociando date e contenuti. Il quadro non farà dimenticare l'architettura di questo edificio, valorizzeremo la struttura e la sua storia". Così Massimo Ferrari, presidente della galleria d'arte moderna Ricci Oddi di Piacenza, ha annunciato l'ambizioso "Progetto Klimt", il percorso in quattro tappe e della durata di due anni, che porterà la città emiliana a riappropriarsi del famoso dipinto "Ritratto di Signora" di Gustav Klimt, rubato misteriosamente nel 1997 e ritrovato, altrettanto misteriosamente, nel dicembre dell'anno scorso dopo essere stato una delle opere più ricercate al mondo. Il capolavoro di Klimt sarà esposto al pubblico come "opera sola - one work show" a partire dal prossimo 28 novembre nel salone d'onore del museo piacentino, e sarà protetto da una speciale teca di sicurezza."Il progetto Klimt è una biennale, ed e? immaginato in quattro tappe legate l'una all'altra in un percorso che dalla singola opera Ritratto di Signora ritornata a far parte della collezione arriva al confronto con la portata mondiale dell'opera di Gustav Klimt" è stato detto nel corso della presentazione, alla quale ha preso parte il Cda della galleria Ricci Oddi: oltre al presidente Massimo Ferrari e Laura Bonfanti (prefettura), Leonardo Bragalini (Fondazione di Piacenza e Vigevano), Alessandro Casali (famiglia Ricci Oddi), Franca Franchi (Amici dell'arte), Giovanni Giuffrida (Comune di Piacenza) e Corrado Sforza Fogliani (Accademia di San Luca). A fronte della grande attesa rivolta alla ri-esposizione dell'opera trafugata piu? di vent'anni fa, il progetto ha immaginato un programma biennale scandito da quattro tappe che, a partire dal racconto del singolo quadro e della sua storia, allarga lo sguardo al rapporto tra Klimt e alcuni autori e artisti presenti nella galleria per contestualizzare poi il legame non sempre noto tra l'artista e l'Italia fino a ricollocarlo nel 2022 - nell'anno dei 160 anni della sua nascita (4 luglio 1862) - nel panorama mondiale come maggiore artista della secessione viennese."Il progetto Klimt, nell'idealita? di collocare culturalmente la Galleria Ricci Oddi nella giusta evidenza rispetto al panorama nazionale e internazionale, incrocerà? una data importante per la sua storia, ovvero i festeggiamenti per i 90 anni dall'inaugurazione del nostro museo avvenuta I'11 ottobre 1931, in assenza del donatore, troppo schivo per prendere parte alla cerimonia a cui parteciparono i principi di Piemonte, Umberto e Maria Jose? di Savoia" si legge nella presentazione del progetto. La prima fase del percorso, quella più importante, inizierà appunto il 28 novembre, quando l'opera sarà finalmente esposta al pubblico dopo gli ultimi restauri effettuati in questi ultimi mesi. In altri luoghi della galleria alcuni supporti digitali mostreranno la storia dell'opera. Gli eventi racconteranno anche la figura di Klimt.Durante la seconda fase dal titolo "Klimt e i maestri segreti della Ricci Oddi", dal 28 marzo all'11 ottobre 2022, saranno valorizzati gli altri artisti presenti nel museo piacentino, mentre la terza fase, dal titolo "Simboli e sogni. Klimt e l'Italia del simbolismo" (11 ottobre 2021 al 28 marzo 2022) sarà incentrata sul 90esimo compleanno della galleria Ricci Oddi e sull'influenza artistica di Klimt in Italia. A concludere il percorso (dal 28 marzo 2022 all'11 ottobre 2022) sarà "il Mondo di Klimt" per celebrare i 160 anni della nascita dell'artista e il percorso espressivo che ha portato l'artista negli ultimi anni della sua vita a realizzare il Ritratto di Signora

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