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Alex Kerr e il Giappone segreto

(di Mauretta Capuano) (ANSA) - ROMA, 15 LUG - ALEX KERR, LA BELLEZZA DEL GIAPPONE SEGRETO (EDT, PP318, EURO 15). Il Giappone di oggi, e in particolare Kyoto, conserva ancora un patrimonio di saggezza che bisogna saper trovare. Alex Kerr, uno dei più stimati studiosi di cultura giapponese al mondo, ci aiuta a trovare questi tesori apparentemente perduti nel suo libro 'La bellezza del Giappone segreto' pubblicato da Edt con la postfazione dell'attore di teatro kabuki Bando Tamasaburo. Scritto originariamente in giapponese, uscito nel 1993 e pubblicato per la prima volta nel Regno Unito nel 1996, a oltre vent'anni dalla sua prima edizione è un libro che mantiene intatto tutto il suo valore. Non è una classica guida, un saggio, è un libro speciale che stimola a cercare le "gemme che ci sono ancora, si tratta di saperle trovare".
    "Racconto molte cose che ho imparato e ascoltato, dal rito del tè all'arte della calligrafia, al teatro Kabuki" dice all'ANSA Kerr, che vive tra il Giappone e la Thailandia, tra gli ospiti più applauditi della festa del viaggio 'UlisseFest' a Rimini che si conclude oggi, con filo conduttore della terza edizione 'Perchè viaggiamo'?.
    Rispetto alla modernizzazione lampo che ha visto protagonista l'Asia, ci sono "due punti di forza del Giappone in confronto agli altri paesi: i giapponesi non hanno avuto la rivoluzione culturale alla cinese, si sono tenuti l'imperatore, lo scintoismo, il buddismo zen e tutte le espressioni tradizionali come la cerimonia del tè, la disposizione dei fiori, l'ikebana, e il Teatro no. La gente prega ancora nei templi e non c'è stata la tabula rasa degli strati più profondi della cultura" racconta l'autore, laureato a Yale in giapponese e a Oxford in cinese che ha uno spiccato senso dell'ironia.
    Originario degli Stati Uniti, dove è nato nel 1952, Kerr è arrivato in Giappone nel 1964 al seguito del padre, ufficiale di marina, restaura vecchie case che porta alla modernità rispettando la tradizione, è un esperto di calligrafia di cui mostra le potenzialità in work shop, anche uno seguitissimo a Rimini, è collezionista di arte nipponica ed era grande amico di Marguerite Yourcenar. "La calligrafia è la forma di espressione più svincolata dalle limitazioni della cultura antica. Le regole tradizionali le conosco bene ma non sempre le osservo. Uso i colori, l'oro e l'argento, i calligrafi non lo fanno. E' un'arte istantanea, non puoi correggere. Ogni volta è qualcosa di imprevedibile e sorprendente" spiega Kerr che è il primo straniero a cui sia stato conferito il prestigioso premio letterario Shincho Gakugei.
    "La modernità è arrivata in Asia, Cina, Giappone, Thailandia come un tappo di champagne che salta e ha provocato uno shock enorme. In Occidente c'è invece una certa continuità nel cambiamento mentre in Asia le trasformazioni sono repentine, radicali. Così molti giapponesi hanno pensato 'allora le nostre tradizioni non valgono niente', le cose vecchie sanno di povertà e molti le disprezzano. Dal 2004 ho cominciato a ristrutturare antiche case di città per dotarle di comfort moderni rispettando la tradizione. E vedo che ora anche molti turisti sono interessati a queste realtà perdute, tanti vogliono abitarci" racconta Kerr che sembra un giapponese con i capelli biondo rossicci. Il Giappone perduto o segreto "sono alla fine la stessa cosa.
    In Asia da una settimana all'altra buttano giù un edificio storico per costruirne un altro. La cultura cambia a una velocità vertiginosa. Gli stessi giapponesi - aggiunge - spesso si sono dimenticati o non hanno mai saputo nulla delle meraviglie della loro terra e si stupiscono di certe bellezze del loro patrimonio che non saprebbero più dove andare a cercare". Ma Kerr parla anche delle "'bruttezze del Giappone', soprattutto legate ai problemi ambientali e questo è molto apprezzato dagli stessi giapponesi" dice. Ma c'è anche un certo revival, "gli artisti giapponesi sembra abbiano voglia di tornare ad attingere al vecchio pozzo, hanno ripreso in mano le antiche tradizioni della ceramica, dell'artigianato e sono contesi in tutto il mondo" spiega Kerr che ha scritto un libro dedicato alla Thailandia che ha la stessa struttura di questo sul Giappone e sta lavorando a un volume sul sutra del cuore.
    "I sutra sono una quantità enorme. Sono stati compressi in 60 righe che ancora oggi milioni di persone recitano a memoria. Ci sono tanti libri di grandi sovrani, monaci che approfondiscono gli aspetti religiosi. Io ho cercato di andare oltre, di aprire uno spiraglio alle profondità in cui puoi entrare con il sutra del cuore il cui tema è che tutta la nostra vita è vuoto" racconta l'autore e mostra un ventaglio oro e blu scuro con le righe del stura del cuore che è simile a quello che ha portato con se, anche sul letto di morte, Marguerite Yourcenar. Questo libro dovevamo farlo insieme, poi lei se ne è andata. Sono rimasto io e lo sto facendo anche per lei" racconta Kerr che da piccolo voleva abitare in un castello e poiché viveva a Napoli lo identificava con Castel dell'Ovo. (ANSA).
   

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