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Il mondo visto dalle fotografe di Life

 NEW YORK - Le sei firme al femminile che definirono il fotogiornalismo: per la prima volta una mostra celebra le fotografe della rivista life. 'LIFE: Six Women Photographers' (LIFE: Sei fotografe), alla New York Historical Society dal 28 giugno al 6 ottobre, mostra come il lavoro di queste donne abbia contribuito all'obiettivo di Life di mostrare l'identità americana attraverso il fotogiornalismo. Margaret Bourke-White, Hansel Mieth, Marie Hansen, Martha Holmes, Nina Leen e Lisa Larsen con i loro scatti hanno definito ciò che il direttore di Life Henry Luce chiamò l''American Century', il Secolo Americano, ossia quello che secondo lui avrebbe dovuto essere il ruolo degli Stati Uniti durante il XX secolo, una superpotenza in termini in termini politici, economici e culturali. Curata da Sarah Gordon, Marilyn Satin Kushner e Andrew Mellon, la mostra è uno spaccato sulla vita americana tra il 1937 e il 1956 attraverso gli scatti delle uniche donne su un totale di 88 fotografi assunti dalla rivista e che quindi ebbero un ruolo nel creare il fotogiornalismo moderno e che secondo Luce doveva raccontare le storia attraverso le foto senza le parole. E le oltre 70 immagini che compongono la mostra non hanno bisogno di parole. Parla da sé, ad esempio, la foto intitolata 'American Woman's Dilemma' di Nina Leen e pubblicata su Life il 16 giugno del 1947. Il dilemma ancora oggi di molte donne dibattute tra la scelta di volere un marito, dei figli, una carriera a tempo pieno oppure part-time, la noia di essere una casalinga oppure l'incertezza su cosa fare della propria vita una volta che i figli fossero cresciuti. Le donne possono fare carriere, diventare avvocate, operaie, segretarie, svolgere mille altre mansioni cosi come mostrato nella foto, nella quale si vede una donna appunto alle prese con diverse attività contemporaneamente. "L'idea della mostra - ha spiegato all'ANSA una delle curatrici, Marilyn Satin Kushner - nasce dal fatto che ora la New York Historical Society possiede gli archivi di LIFE Inc, mentre l'archivio fotografico è di Meredith Inc. Parlando con loro e passando in rassegna i fotografi del magazine ci siamo accorti che solo sei donne erano assunte a tempo pieno e non come freelance". La Kushner ha aggiunto anche che all'epoca solo Margaret Bourke-White, era piuttosto conosciuta mentre le altre erano quasi ignote. "La Bourke-White - continua - ha avuto la copertina del primo numero di Life ed è ora anche le altre meritino il giusto riconoscimento". La rivista Life ha avuto un impatto notevole sulla società americana. Per decenni gli americani hanno visto il mondo attraverso l'obiettivo dei suoi fotografi. Nel 1936 Henry Luce, tra l'altro fondatore della rivista Time, trasformò il magazine in un settimanale imperniato principalmente sul fotogiornalismo. Tra i servizi passati alla storia, la copertura dello sbarco in Normandia.

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