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Nella Death Valley, terra di sogni ed estremi

DEATH VALLEY - E' tra i luoghi più caldi al mondo e sicuramente il più caldo degli Stati Uniti nonché il più basso del Nord America con i suoi 86 metri sotto il livello del mare. E' la Death Valley, la cosiddetta Valle della Morte, il parco nazionale situato tra la California e il Nevada dove gli estremi si incontrano per creare un equilibrio naturale che crea stupore e meraviglia negli occhi del visitatore.

La Death Valley deve il nome ad un gruppo di pionieri alla ricerca dell'oro che si persero qui tra il 1849 e il 1850. Ne uscirono vivi, probabilmente solo uno di loro perse la vita, ma il luogo fu considerato mortale per le condizioni di sopravvivenza. Tuttavia sono proprio le condizioni estreme che fanno la spettacolarità della Death Valley. Quella che dall'alto sembra una superficie desertica lunga 225 chilometri e larga in media 40 chilometri in realtà è piena di vita. Sempre dall'alto, le montagne sembrano soffici panettoni e spesso i picchi sono innevati. C'è il deserto ma ci sono anche distese di fiori selvatici e persino oasi che danno una tregua alle temperature cocenti dei mesi più caldi. Il deserto non impedisce agli animali di crearsi un habitat naturale, ci sono coyote, corvi, scoiattoli, lucertole, pecore delle Montagne Rocciose e anche pesci. Terra di vita più che di morte quindi. Tra i punti di interesse da non perdere quando si visita la Death Valley c'è Zabriskie Point, composto da sedimenti provenienti da un antico lago, chiamato Furnace Creek, prosciugatosi 5 milioni di anni fa. Da qui si può ammirare una grande distesa di montagne che cambiano colore a seconda delle condizioni atmosferiche e a seconda della stagione. Il nome ha ispirato anche l'omonimo film di Michelangelo Antonioni del 1970.

A pochi chilometri di distanza da Zabriskie Point si trova Badwater Basin, un bacino sprofondato a quasi 86 metri sotto il livello del mare dove si distende anche un'enorme distesa salina che cambia continuamente forma. E' possibile camminarci su, anche se è sconsigliato durante le ore più calde, perché la temperatura può diventare proibitiva. Un altro punto di osservazione è Dante's Point, che prende il nome da Dante Alighieri.

La cosiddetta oasi nel deserto è 'Oasis at Death Valley', un resort-albergo considerato storico, costruito nel 1927 nel tentativo di portare il turismo nella valle. Ora ci sono piscine, campi da tennis e golf. Della stessa proprietà fa parte The Ranch, il luogo dove il 10 luglio del 1913 si registrò la temperatura più alta sulla terra, ben 129,2 gradi.

Oltre ad Antonioni lo spettacolo della Death Valley ha ispirato anche altri film, tra questi 'Guerre Stellari' del 1977, 'In nome di Dio' (3 Godfathers) di John Ford del 1948, 'Romantico avventuriero (The Gunfighter), del 1950 con Gregory Peck.
    https://www.visitcalifornia.com/destination/spotlight-death-vall ey-national-park.
   

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