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Trumpeide, satira in mostra Forte Marmi

FORTE DEI MARMI (LUCCA) - Il nuovo inquilino della Casa Bianca ritratto in più versioni, tutte rigorosamente satiriche: è 'Trumpeide', mostra allestita fino al 1/10 al Museo della satira e della caricatura di Forte dei Marmi. Sono 60 i disegnatori satirici, per un totale di 150 opere, che hanno accettato di dire la loro su Donald Trump, impugnando "la propria matita - spiegano i promotori - come un'arma per deridere Trump, per non soccombere al cospetto di un potere cieco e incontrollabile".
    Tra i disegnatori in mostra Liza Donnelly, firma del New Yorker, presenta un Donald che sa pronunciare solo parole di odio e paura; il burkinabé di adozione Damien Glez disegna un Trump petroliere, ignaro dei problemi dell'Africa e negazionista sul cambiamento climatico; l'egiziana Doaa Eladl paventa una guerra nucleare tra Usa e Nord-Corea; la tunisina Nadia Khiari ironizza sulla messa al bando in Usa dei cittadini di sette Paesi musulmani; Andrzej Krauze mostra Trump che gioca a mosca cieca con Gran Bretagna ed Europa.Ancora, il francese Pierre Ballouhey disegna l'incontro-scontro tra il Papa e Trump; il franco-sudamericano Pancho e l'olandese Tom Janssen fanno satira sulla contraddizione di voler riportare l'America ai fasti di un tempo mentre si trascura l'inquinamento ambientale; infine l'irlandese Martyn Turner gioca sui continui tweet, ovvero i "cinguettii, di Trump e l'espressione inglese "For the birds" (per gli uccelli), che significa in realtà "di nessun valore".
    Tra gli italiani, da Altan a Vincino, con una carrellata di battute al vetriolo sul sogno americano rovesciato con allusioni alle affinità con i dittatori del passato e del presente, fili spinati e limitazioni della libertà, muri, missili, armi e parole di odio sparse ai quattro venti.
   

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