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Confagricoltura, vendemmia ridotta ma la qualità dipenderà dalle zone

 - Sarà una vendemmia con luci e ombre: a partire dal mese di giugno, gli sbalzi climatici hanno smorzato le previsioni ottimistiche lasciando il posto a preoccupazione. Lo ha detto il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, ad Agorà Estate tra le colline del Valdobbiadene.

"Il grande caldo di luglio e agosto comporterà una riduzione della quantità di uva da vino - ha proseguito il presidente - mentre la qualità dipenderà dalle diverse zone del Paese". Senza dimenticare grandinate e alluvioni che hanno colpito Marche ed Emilia-Romagna, "regione importante per il comparto vitivinicolo". Un clima impazzito che alimenta anche malattie e funghi, come la peronospora, vera emergenza nel 2023 per i vigneti italiani. Gi

ansanti ha poi fatto notare che i cambiamenti climatici stanno producendo un'insensata competizione tra imprenditori, in particolar mondo sul fronte delle risorse idriche. "Le previsioni di quest'anno per la risicoltura italiana sembrano positive ma assistiamo ad vera e propria guerra per l'acqua con furti tra vicini", ha denunciato il presidente, secondo il quale il problema, ancora una volta, sono la dotazione infrastrutturale e l'uso della risorsa acqua.

    Turismo, energia e agricoltura sono le punte di diamante dell'economia italiana. "Al momento - fa notare Giansanti - c'è un forte sostegno alla produzione di energia idroelettrica rispetto all'agricoltura e al turismo". Il presidente ha poi ricordato la necessità di investire nelle produzioni . "L'alto valore aggiunto del nostro settore dimostra la qualità e il potenziale delle imprese ma bisogna affrontare le sfide che arrivano dai mercati che, in questa fase di incertezza, hanno bisogno di garanzie che possono essere date con l'aumento della produzione interna".
   

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