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Periferia iodata, il timone passa da Pascucci a Fiorucci

 - Dopo due anni di presidenza Gianfranco Pascucci, lo chef-patron del ristorante stellato "Pascucci al porticciolo", lascia il timone di "Periferia Iodata", l'associazione di ristoratori a tutela dei sapori autentici di Fiumicino, che ora sarà guidata dal presidente Marco Fiorucci. "Ci impegneremo tutti - scrive sui social Fiorucci - affinché questa 'avventura' continui nel migliore dei modi e sia piena di obiettivi e soddisfazioni".

Un passaggio di testimone che apre a nuovi impegni tra cui quello di dar continuità alle lezioni attive presso l'Istituto Alberghiero di Fiumicino per coinvolgere e far respirare i ritmi della sala e della cucina professionale ai ragazzi in formazione. "Portiamo noi in classe le materie prime - racconta lo chef Pascucci - per sperimentare insieme, affinare le tecniche e conoscere il mondo della piccola e grande pesca del nostro litorale, dove insistono anche importanti aziende lattiere, allevamenti, tre Oasi del Wwf e l'azienda agricola di Maccarese. Periferia Iodata non è una associazione politica ma ha dimostrato di saper coinvolgere e dialogare tanti operatori e realtà produttive del territorio, un tempo separate in casa".

Per l'imprenditore Pascucci il tempo libero ritrovato è già colmo di nuovi impegni come quello di raccontare su podcast il suo essere "uomo di mare", non solo in cucina e in cantina dove le etichette selezionate hanno la brezza marina come comune denominatore, ma anche come attivo velista, surfista, difensore dell'habitat marino, con trascorsi persino di aiuto bagnino prima di diventare un maestro in cucina. In fieri anche una nuova apertura di una insegna più informale: "stiamo valutando in zona Torre Clementina spazi con proposte di collegamento tra i grandi classici e lo street food. Nel frattempo mi dedico a sperimentare nuove preparazioni col barbecue dei sapori che arrivano dall'orto in zona Isola Sacra Ho la rughetta - sottolinea con entusiasmo - più romana al mondo, sotto l'orto c'è un alaggio romano e a pochi metri una necropoli visitabile". Tra gli ingredienti del suo menu non solo i fiori di zucca e i pomodori dell'orto, ma anche essenze e botaniche delle tre Oasi del Wwf del territorio, la resina e i pinoli della pineta di Fregene, la panna prodotta artigianalmente da giovani allevatori di Maccarese.
   

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