Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Aiab, Assobio, FederBio, l'ok alle Tea è deregulation pericolosa

(ANSA) - ROMA, 09 GIU - "Il Parlamento ha dato il via libera a una deregulation pericolosa per i consumatori e per i produttori biologici, approvando la norma contenuta nel decreto siccità che rende possibile la coltivazione in campo per ricerca e sperimentazione delle Tea, Tecniche di evoluzione assistita, senza nessuna limitazione". Lo denunciano in una nota Aiab, Assobio, FederBio, secondo cui "la ratio è scavalcare la normativa attualmente in vigore nel nostro Paese che vieta la sperimentazione in campo aperto degli Ogm, senza attendere le disposizioni europee in materia", "Governo e Parlamento stanno puntando alla deregolamentazione del settore, considerando le Tea assimilabili alle varietà tradizionali - spiegano le tre sigle - con questo vlibera la prima vittima sarebbe l'agricoltura biologica visto che si pregiudica uno degli aspetti distintivi fondamentali del metodo bio che esclude queste tecniche. Contemporaneamente i consumatori non sarebbero più in condizioni di poter scegliere cosa mettere sulla loro tavola e potrebbero comprare prodotti contenenti modificazioni genetiche senza neanche saperlo". In questa maniera, secondo le associazioni "l'obiettivo europeo del 25% di superficie agricola coltivato a bio perde senso, dove da una parte chiedi più impegno dall'altra neghi la possibilità di distinguerla da un prodotto convenzionale". Non è quindi una presa di posizione ideologica quella del mondo del biologico che aggiungono "prima del via libera a un cambiamento di queste dimensioni, è indispensabile che anche sulle Tea sia condotta un'attenta valutazione del rischio e soprattutto vengano elaborati metodi e strategie per identificarne i prodotti, affinché si possano attivare i necessari controlli. Quello che vogliamo sottolineare - concludono - è che questa accelerazione tutta italiana è deleteria per un settore che i consumatori vogliono 'diverso' da quello convenzionale". (ANSA).

Caricamento commenti

Commenta la notizia