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La produzione di grano duro sarà di 4 milioni di tonnellate, +5%

Sono positive le prime stime sulla produzione di grano duro in Italia fondamentale per la pasta: potrebbe superare 4 milioni di tonnellate in rialzo del 5%, anche se sarà il clima dei prossimi giorni a dire l'ultima parola. A dare le anticipazioni sulla campagna di raccolta sono Coldiretti e Cai-Consorzi Agrari d’Italia a poche settimane dall’inizio della trebbiatura, in occasione dell'evento 'Giornate in Campo 2023' a Poggio Renatico (Ferrara).

Per il grano tenero destinato alla panificazione, nonostante i danni in Emilia Romagna, il rialzo su scala nazionale potrebbe attestarsi intorno al 10%, anche se molto dipenderà dalle condizioni climatiche incerte. A risentire comunque delle piogge incessanti delle ultime settimane potrebbero essere le rese, che dovrebbero attestarsi a livelli di un’annata ordinaria, con 70 quintali a ettaro per il grano duro e 80 quintali a ettaro per il tenero al Nord; al Centro si scende tra i 50 e i 60 quintali a ettaro, mentre al Sud ancora di più intorno ai 30-40 quintali a ettaro.

I dati sulle superfici coltivate a cereali, fermi a febbraio secondo la rilevazione Istat che non tiene conto delle semine tardive di numerose regioni, vedono il grano tenero attestarsi a poco più di 572 mila ettari (+6,2% rispetto allo scorso anno), mentre il grano duro è fermo a quasi 1,22 milioni di ettari (-1,6% rispetto al 2022).

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