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Più proteine vegetali nella dieta del 74% degli italiani

(ANSA) - ROMA, 21 MAR - Sempre più italiani integrano le proteine animali con quelle vegetali, scelta che per il 74% è determinata dal salvaguardare la propria salute. Motivo che spinge anche i consumi: il 69% degli italiani al momento della spesa sceglie un alimento di origine vegetale. Non sorprende pertanto che tra le Top 15 categorie per trend di occasioni di consumo rispetto al 2019 si classifichino al primo posto le bevande vegetali. Seguono le uova, la pizza e le verdure, Dati che registrano un trend in atto da anni: dal 1995 a oggi, gli italiani che seguono la dieta mediterranea sono cresciuti dal 52% al 61%.

Proprio da quest'ultima origina quella che oggi si definisce dieta 'flexitariana', che prevede una maggiore assunzione di frutta, verdura, cereali integrali e legumi, particolarmente utili al raggiungimento della quantità e qualità di proteine necessarie al fabbisogno giornaliero.

Questo quanto emerge da un'analisi di Gfk sulle abitudini alimentari degli italiani, presentato nel corso dell'evento promosso da Fondazione Istituto Danone in occasione della sua ultima pubblicazione dal titolo 'Transizione proteica: varietà nelle scelte alimentari per la salute umana e del pianeta'. Nel documento, che raccoglie i contributi provenienti dal mondo scientifico, le indicazioni degli esperti suggeriscono che l'alternanza delle proteine animali con proteine vegetali nell'ordine del 3% dell'energia complessiva comporterebbe una diminuzione della mortalità per tutte le cause del 10%. A guidare le nuove scelte alimentari, però, non ci sono soltanto esigenze nutrizionali, per quanto siano le più rilevanti. La volontà di integrare proteine vegetali, infatti, è spesso spiegata anche da fattori etici: il 74,7% degli italiani, per esempio, afferma di prendere in considerazione la sostenibilità ambientale effettuando propri acquisti (la media mondiale è del 55%).

"Anche nel mondo alimentare si palesa una questione generazionale. Le fasce più giovani, infatti, sono tendenzialmente più attente a cosa consumano, all'origine del prodotto, all'impatto che esso può avere sulla propria salute e sull'ambiente. Ciò porta alla nascita di nuovi trend, che vedono protagoniste le proteine vegetali alternarsi con quelle di origine animale. L'alimentazione a base vegetale non è da considerarsi una moda, ma una realtà che già modifica le abitudini in tavola", spiega Fabrizio Gavelli, presidente di Fondazione Istituto Danone. E aggiunge: "Quello che rimane da capire, è se il Paese sia pronto ad affrontare questa particolare transizione agricola, che richiede visione ed investimenti". (ANSA).

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