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Fettuccine Alfredo, charity dinner per festa made in Italy

Sarà un evento benefico a celebrare il prossimo 7 febbraio l'VIII "National Fettuccine Alfredo Day" con una charity dinner all'Università Campus Bio-Medico di Roma con oltre 150 persone che prevede il ringraziamento alla Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico e una premiazione al personale e agli operatori sanitari della Fondazione che si sono impegnati nell'emergenza pandemica. La serata, con protagonista le Fettuccine Alfredo (piatto considerato uno dei simboli del made in Italy e realizzato con fettuccine all'uovo, burro, parmigiano e mantecato) è patrocinata dalla Commissione Sport di Roma Capitale e promossa da Alfredo alla Scrofa, locale dove sono nate le Fettuccine Alfredo.

Nel corso dell'incontro celebrativo, saranno ricordate, con una scultura rappresentativa di Dante Mortet ,le mani che hanno imparato a preparare, cuocere e mantecare le fettuccine Alfredo e sarà consegnato il "Premio Petrolini alla Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico per il servizio svolto durante la pandemia da Covid-19. Altri riconoscimenti saranno conferiti alle diverse componenti del personale della Fondazione.

"Con questo evento- afferma Mario Mozzetti, titolare del ristorante Alfredo alla Scrofa- vogliamo condividere ciò che da oltre cento anni dà significato e senso alle nostre fettuccine con le persone che, con coraggio e spirito di servizio, hanno profuso il loro grande impegno nella lotta al Covid-19. Crediamo che mangiare sia sempre anche un gesto d'amore, per questo motivo dedichiamo la serata a persone capaci di un vero slancio verso la vita e protagonisti di un lavoro quotidiano volto al bene delle persone". "Dallo scoppio della pandemia, nell'arco di poche settimane, il Policlinico Universitario Campus Bio-Medico- ricorda Carlo Tosti, presidente della Fondazione e dell'Università Campus Bio-Medico di Roma ha messo a disposizione tutte le sue energie per affrontare l'emergenza pandemica. Il nostro laboratorio analisi ha lavorato giorno e notte senza sosta e i nostri operatori sanitari hanno dato tutti il massimo in questa storica emergenza che ha reso il nostro policlinico un luogo ancora più attento alle esigenze delle persone e calato nel tempo presente".

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