Si chiude oggi il Vinitaly che ha avuto i vini abruzzesi come protagonisti indiscussi. Cresce sempre più linteresse, da parte del pubblico nazionale e internazionale, nei confronti della nostra regione che incuriosisce con la sua natura incontaminata, storia e cultura e delizia i palati con i suoi vini, racconta il presidente del Consorzio Tutela Vini dAbruzzo, Valentino Di Campli e aggiunge eravamo fiduciosi nei confronti di questa nuova ripartenza con il momento fieristico ma devo dire che siamo andati ben oltre le aspettative; buyer internazionali e operatori del mercato nazionale hanno accolto con entusiasmo le tante iniziative tra degustazioni guidate, assaggi ai banchi delle aziende e presso larea tasting consortile, dibattiti e approfondimenti con diversi focus organizzate dal Consorzio in collaborazione con la Regione e i tanti partner che ci hanno affiancato.
Un momento importante di confronto e di business: questo e molto altro è stato il Salone Internazionale di Verona per lenologia abruzzese in grande fermento e con i dati di mercato che la danno in continua crescita. Gande partecipazione da parte dei giornalisti di settore, degli operatori e anche dei wine lover a tutti gli eventi messi in calendario dal Consorzio nellampio spazio collettivo regionale. Le nuove annate hanno riscosso apprezzamenti ed il pubblico si è dimostrato particolarmente incuriosito dallampia proposta vitivinicola regionale, Montepulciano dAbruzzo che si attesta come uno dei Rossi più amati dal mercato ma anche Cerasuolo dAbruzzo ed i Bianchi hanno raccontato tante belle novità.
La celebrazione del primo mezzo secolo della Doc Trebbiano dAbruzzo è stata di sicuro uno dei momenti più emozionanti di questa maratona fieristica. La stampa che è riuscita a prendere parte alla verticale storica guidata dal famoso giornalista Walter Speller ha potuto assaggiare delle rarità eccezionali che hanno regalato un percorso di degustazione davvero affascinante. ll Trebbiano dAbruzzo è un grande bianco che stupisce, semplice solo in apparenza. Il vitigno trova nella nostra regione condizioni ottimali e particolari che gli permettono di esprimere un bouquet raffinato e allo stesso tempo una struttura potente capace di resistere al tempo, come hanno saputo dimostrare le etichette in degustazione, spiega Di Campli. Si è partiti dal 1973, cioè dalla prima vendemmia che si è fregiata della DOC, fino ad arrivare al 2019 consentendo agli ospiti unimmersione totale nella storicità di questa eccellenza territoriale. Durante la degustazione il giornalista e scrittore abruzzese Giorgio DOrazio ha raccontato la storia della DOC. È trascorso mezzo secolo dalla istituzione della Doc Trebbiano dAbruzzo che, nel tempo, ha sempre dovuto combattere per laffermazione di una identità? che è molto più? valida e risalente di quanto mercato e immaginario enoico ci hanno fatto credere in questi ultimi tempi, racconta DOrazio.
Radici profonde del bianco abruzzese per eccellenza che vengono ripercorse e riscoperte grazie al focus che il Consorzio di Tutela Vini dAbruzzo ha voluto dedicare a quella che è una importante menzione vitivinicola italiana. Questo evento prelude a una pubblicazione in italiano e in inglese che sarà? data alle stampe in giugno e che si aggiunge a quella, simile, già? edita nel 2018 per lanniversario della Doc Montepulciano dAbruzzo. Abbiamo celebrato i primi 50 anni del Trebbiano dAbruzzo Doc fra storia, racconti, personaggi e vecchie annate, ma anche nuovi avvincenti Trebbiano, di mare, di collina, di montagna; di aziende private e cooperative, storiche e non. Il Trebbiano rappresenta un vanto enologico per lAbruzzo, perfetto contraltare al Montepulciano, che sta percorrendo una strada già segnata per un futuro di eccellente qualità?. Il Consorzio, dopo questa quattro giorni, è pronto a ripartire con le tante iniziative sul territorio e nei mercati più importanti, primo fra tutti lappuntamento - tra poco più di un mese - al Prowein di Düsseldorf.
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