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Bellanova, stop caccia streghe. Ue dia informazioni sui rischi legati al consumo del vino

(ANSA) - ROMA - Non è una caccia alle streghe dettata da pregiudizi e vizio ideologico quella di cui hanno bisogno i cittadini europei, ma di un'informazione corretta e trasparente che li orienti nelle scelte consapevoli, anche nel consumo di vino. Lo fa sapere Teresa Bellanova, viceministra alle Infrastrutture e mobilità sostenibili ed ex ministra delle Politiche agricole, secondo la quale "affermare, come fa la Relazione della Commissione speciale contro il cancro (Beca), che il consumo di alcol è tout court fattore cancerogeno, indipendentemente dalla qualità e dalla quantità e dalla consapevolezza, equivale a demonizzare secoli e secoli di vitivinicoltura; un ambito dove si lavora ormai da anni per la sostenibilità e l'eccellenza. Tutto questo non se lo può permettere il nostro Paese e non se lo può permettere l'Europa".

Bellanova, quindi si augura che nella plenaria di Strasburgo la prossima settimana prevalgano ragionevolezza e consapevolezza, contro ogni riduzionismo e omologazione, e che vengano accolti i quattro emendamenti alla relazione presentati da oltre 150 deputati dei maggiori gruppi europei. "Piuttosto che demonizzare - conclude Bellanova - sarebbe invece saggio e lungimirante promuovere campagne di informazione alimentare che spingano sempre di più i cittadini europei verso un consumo intelligente, consapevole, sostenibile".

Boccia senz'appello la Federcuochi la proposta degli ideatori del Nutriscore, che vorrebbero etichettare con una F nera tutte le bevande contenenti anche una minima percentuale alcolica. "Una follia, la definisce la Fic a cui fanno eco le associazioni del comparto alimentare, che nei giorni scorsi avevano duramente criticato l'ipotesi del sistema francese di introdurre tale strumento. La Federcuochi ricorda come il vino sia parte di una millenaria storia enogastronomica, nonché punto di forza dell'economia agroalimentare di varie nazioni, tra cui la stessa Francia. Un prodotto che rappresenta l'eccellenza dei vari territori di origine e che, consumato con moderazione e consapevolezza, è da sempre protagonista della buona tavola, della cultura di una nazione. "Il sistema francese del Nutriscore - dichiara la Federcuochi - penalizza molti alimenti naturali e salutari alla base della nostra dieta mediterranea, in favore di produzioni industriali che fanno bene solo ai bilanci delle grandi multinazionali alimentari".(ANSA).

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