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Gli scarti dell'agri-food recuperati dalle 'mosche soldato'

Si chiamano 'mosche soldato' e sono insetti utili per valorizzare scarti di industrie agroalimentari, riconvertendoli in mangimi e fertilizzanti. Sono le protagoniste del progetto 'Flies4Value', promosso da Unimore - l'Università di Modena e Reggio Emilia - e sostenuto da Confconsumatori. L'obiettivo è lanciare un impianto di allevamento dove le cosiddette 'mosche soldato' recuperano gli scarti agroalimentari per poi essere trasformate in mangimi per galline ovaiole, fertilizzanti agronomici e, tramite processi di bioraffineria, proteine, lipidi, chitine ed enzimi di interesse per l'industria alimentare-mangimistica.

Il progetto, che sarà illustrato nei prossimi giorni, prenderà corpo al Tecnopolo di Reggio Emilia dove il gruppo di lavoro guidato da Lara Maistrello svilupperà la sua ricerca e dove si potrà ammirare l'impianto d'allevamento. A metà febbraio attesi i primi risultati.

Il progetto infatti è cofinanziato dal Por Fesr Emilia-Romagna e dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione. "In questo progetto - commenta la presidente di Confconsumatori Mara Colla - l'associazione riconosce un'importante carica di innovazione che abbraccia anche i concetti di economia circolare e consumo circolare, fortemente sostenuti da noi. Ormai sappiamo che serve una revisione complessiva dei nostri modelli di produzione e consumo, e 'Flies4Value' può contribuire a promuovere il passaggio dalla cultura dello scarto e dello spreco alla cultura del riciclo e del riuso consapevole".

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