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Agriturist, incertezze legate al Covid non aiutano le vacanze

"Luglio e agosto registrano il tutto esaurito in alcune zone del Paese, mentre altre stentano e risentono del calo del turismo straniero. L'incertezza sul futuro certamente non aiuta a conciliare la voglia di vacanze con l'emergenza sanitaria. La paura spinge molti stranieri a discendere lo Stivale con la propria auto, fornendo un'opportunità per scoprire le nostre aree interne. Sarà un'altra estate anomala e continueremo a navigare a vista, sperando che a settembre la situazione migliori e arrivino gli americani e gli inglesi, che telefonano per informarsi". E' quanto dichiara Augusto Congionti, presidente di Agriturist (Confagricoltura), facendo un bilancio dell'andamento delle prenotazioni nei 24.000 agriturismi italiani.

Ad oggi, secondo l'analisi sul turismo di Agriturist, "gli stranieri sono diminuiti e, con il dibattito ancora aperto su come arginare le nuove varianti del Covid, si registra a macchia di leopardo perfino qualche disdetta". Agriturist fa presente che "gli americani si contano sulla punta delle dita e pochissimi sono gli inglesi nel Belpaese". In particolare - sostiene Agriturist - "in Toscana, loro terra prediletta, sono stati sostituiti da svizzeri, francesi, tedeschi, belgi e olandesi che raggiungono anche il 50% delle presenze". Arrivano, invece, al 30% - segnala l'associazione dell'agriturismo - in Puglia e al 50% in Liguria dove, con gli italiani, si registra il tutto esaurito fino a fine agosto. Con lo studio viene certificato in particolare che tiene la Sicilia, apprezzatissima dal turismo prevalentemente nazionale.

Bene anche la Calabria. Positivo l'andamento in Umbria dove la fisiologica diminuzione degli stranieri è stata sostituita da famiglie italiane. Premiate soprattutto le strutture vicine al mare nelle Marche e in Campania. Nel Lazio bene la ristorazione e le attività all'aria aperta. (ANSA).

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