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Agricoltura: ortofrutta, 'bruciate' 600.000 giornate lavoro

(ANSA) - BOLOGNA, 21 GEN - Il comparto ortofrutticolo "chiude il 2020 con 4.4 milioni di giornate lavorative impiegate, ma ne ha bruciate 600.000 rispetto a 5 anni fa (fonte Cso). Una perdita di natura economica e sociale che ci obbliga a rivedere gli strumenti finora messi in atto". Marcello Bonvicini, presidente di Confagricoltura Emilia-Romagna, accende i riflettori sulle riforme strutturali sollecitate da tempo per ridare redditività alla frutticoltura. "Non c'è rilancio - sottolinea - senza l'ausilio della ricerca applicata alle varietà vegetali e senza la riforma della legge 102 sullo stato di calamità, in uno scenario profondamente mutato dagli effetti del cambiamento climatico e messo in pericolo dalla proliferazione di nuovi parassiti e dall'imprevedibilità degli eventi meteo estremi". Secondo Albano Bergami, presidente nazionale e regionale dei frutticoltori di Confagricoltura "la drastica flessione della superficie frutticola dell'Emilia-Romagna - 19.000 ettari in meno in 15 anni - e il conseguente decremento della forza occupazionale, dimostrano quanto sia ormai improrogabile l'attuazione di un progetto di rilancio. Da qualche mese giace senza risposta sul Tavolo ortofrutticolo nazionale una proposta della nostra amministrazione regionale, condivisa all'unanimità dalla consulta agricola". Inoltre "flettono le esportazioni della filiera ortofrutticola italiana, fermandosi a 5 miliardi di euro di fatturato, contro i 15 miliardi di euro, in tendenziale crescita, della Spagna". (ANSA).

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