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Xylella: Crea alla ricerca di nuove varietà resistenti

ROMA - Ampliare le varietà di ulivo resistenti alla Xylella, la cui scelta oggi è ridotta esclusivamente alla Leccino e alla Favolosa FS17, che da sole non possono permettere all'olivicoltura di sopravvivere all'eventuale arrivo di nuove malattie. E' l'obiettivo del Crea che, con il suo Centro di olivicoltura, frutticoltura e agrumicoltura, è coinvolto nel progetto europeo Gen4olive insieme a 16 enti di ricerca e università tra Europa, Turchia e Marocco. La sfida comune è mettere in rete le conoscenze genetiche per la resilienza dell'olivo alle condizioni climatiche estreme, la loro resistenza ai parassiti e alle malattie più importanti come anche i protocolli agronomici più significativi. Compito specifico del Crea, uno dei due partner italiani al progetto, è partecipare con un team multidisciplinare di ricercatori che contribuirà a selezionare oltre 500 genotipi di olivo per la resistenza e la tolleranza alla Xylella.

Le complesse e delicate sfide che attendono l'olivicoltura mai come oggi hanno bisogno di gioco di squadra per essere vinte, precisa il Crea. Da qui l'importanza della condivisione di risorse genetiche, lo scambio di dati, le conoscenze e le esperienze di ciascun partner. L'obiettivo, spiega il Crea, è poter ampliare la scelta varietale oggi ridotta esclusivamente a due varietà di olivo, la Leccino e la FS17 che, da sole, non possono permettere all'olivicoltura di sopravvivere all'eventuale introduzione di nuovi patogeni e parassiti.

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