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Agricoltura: Osservatorio Sana,mercato bio vale 4,3 miliardi

(ANSA) - BOLOGNA, 09 OTT - Un mercato domestico che vale 4,3 miliardi di euro, con un incremento del 7% sull'anno precedente, ed un export che, nel 2019, ha superato la quota di 2,4 miliardi di euro. Cresce e si rafforza il biologico italiano, ormai divenuto uno dei comparti di punta del Made in Italy. A fare luce sui dati del settore è l'Osservatorio Sana 2020, promosso da BolognaFiere e a cura di Nomisma, con il patrocinio di FederBio e AssoBio e il sostegno di Ice.

I numeri messi in fila dal rapporto sono stati presentati a 'Sana Restart', il salone del biologico che si è aperto oggi a Bologna, in occasione degli Stati Generali del bio "Dalla Rivoluzione verde alla rivoluzione Bio: il biologico tra presente e futuro".

Terzo Paese per superfici 'bio', dietro Spagna e Francia, l'Italia si distingue per incidenza sul totale della Sau-Superficie agricola utilizzata, che oggi raggiunge il 15,8%, a fronte di una media europea del 7,5% e per crescita degli operatori, in aumento del 2% sul 2018, toccando quota 80.643 unità "Agli Stati Generali del 2019 con "Rivoluzione Bio" abbiamo lanciato il messaggio che serviva una svolta verso il biologico e l'agroecologia - osserva in una nota Maria Grazia Mammuccini, presidente FederBio - l'unica in grado di neutralizzare i cambiamenti climatici e di produrre nel rispetto dell'ambiente e della salute. L'Europa, presentando le strategie di attuazione del Green Deal, ha dato ragione a quell'impostazione che FederBio, AssoBio e BolognaFiere avevano anticipato. Per questo - argomenta - occorre una scelta chiara anche per il nostro Paese approvando subito la legge sul biologico. Servono inoltre progetti concreti per promuovere distretti biologici e filiere di 'Made in Italy Bio' utilizzando tutte le risorse a disposizione, dai fondi stanziati con la Finanziaria, al Recovery Fund e al Piano d'azione sul biologico sul quale la Commissione UE ha da poco aperto la consultazione".

Tornando ai numeri,evidenziati questa volta dalla Coldiretti e presentati sempre al salone in corso a Bolognafiere fino a domenica, le coltivazioni bio in Italia si avvicinano ai 2 milioni di ettari (in crescita del 2%) con il record storico di sempre e con percentuali di crescita a due cifre per la Provincia di Trento (+31,3%) e il Veneto (+25,4%) anche se è il Mezzogiorno a guidare la classifica delle superfici con la Sicilia oltre quota 370.000 ettari seguita dalla Puglia con 266.000 ettari e la Calabria che sfiora i 208.000 ettari. Al centro le prime tre regioni per superfici a bio sono il Lazio con 144.000 ettari, la Toscana con oltre 143.000 e le Marche con più di 104.000 mentre al nord la classifica è guidata dall'Emilia-Romagna con 166.000 ettari seguita dalla Lombardia con 56.000 ettari e dal Piemonte con quasi 51.000.

Nel 2019 l'incidenza della superficie biologica in Italia ha raggiunto il 15,8% della Sau che nel 2018 si attestava all'8%, superando Paesi produttori come Spagna (10,1%), Germania (9,07%) e Francia (8,06%). A livello regionale - evidenzia la Coldiretti - in Calabria più 1 campo su 3 è bio (36,4%) mentre in Sicilia si sfiora il 26% del totale. (ANSA).

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