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Dopo il lockdown resta vincente il "pane d'autore"

ROM - Pareri contrastanti dei panificatori sull'andamento della ripresa dei consumi del pane in Italia, ma è confermata, dopo il lockdown, una proposta al consumo di ricerca fatta di lievito madre, grani territoriali e un indirizzo allo sviluppo di grano monovarietale sulla base delle indicazioni di mercato per un "risultato d'autore". E' quanto emerge con la seconda edizione della guida "Pane&Panettieri d'Italia 2021" del Gambero Rosso, presentata oggi a Roma.

I dati di mercato dicono invece, secondo la recente ricerca di Associazione Italiana Bakery Ingredients (Aibi)-Cerved, che l'85% del pane acquistato in Italia è quello fresco artigianale con una produzione media 1.500.000 tonnellate l'anno, per un consumo pro-capite giornaliero di 80 grammi. Tra i tanti prodotti, a titolo di esempio, maggiormente creativi il pane con melanzana affumicata, limone e origano di Olivieri 1882 (Arzignano- Vicenza) o quello di Uva, semi di Chia e Mirtilli Rossi de Il Fornaio Zenatti dal 1979 (Sommacampagna- Verona), oltre al premiato "Pane dell'Anno", Filone al finocchietto selvatico, mandorle d'Avola e uva passa di Zibibbo di Pantelleria, del Panificio 'A Maidda (Trapani).

La guida enogastronomica, che contiene 370 indirizzi, presenta 40 nuovi ingressi, 44 panifici premiati con il massimo punteggio dei Tre Pani. La Lombardia è al vertice con 7 panifici premiati seguono il Piemonte e il Veneto con 6, l'Emilia-Romagna con 5, Lazio, Puglia e Sicilia con 3, Toscana, Marche e Campania con 2, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Basilicata e Sardegna con 1 .

I premi speciali per il "panettiere emergente" va a Daniele Marè a Panificio Marè (Roma), quello "pane e territorio" a Carlo Eugenio Fiorani Castelverde (Cremona).

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