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Ogm nel 3% dei campioni di cibo, ma rispettati i limiti

ROMA - Per i prodotti alimentari presenti sul mercato italiano sono rispettati i requisiti di etichettatura previsti dalla normativa sugli Ogm. A rilevarlo è la "Relazione Piano nazionale Ogm, i risultati del 2018", pubblicata sul portale del Ministero della Salute, che parla di una presenza di organismi geneticamente modificati autorizzati negli alimenti "decisamente limitata e a concentrazioni estremamente basse", tanto da essere "inferiore al limite di quantificazione".

Il Ministero della Salute, in collaborazione con il Centro di referenza nazionale per la ricerca degli Ogm e l'Istituto superiore di sanità, predispone dal 2006 un Piano nazionale triennale di controllo ufficiale sulla presenza di organismi geneticamente modificati (Ogm) negli alimenti. Il numero complessivo dei campioni appartenenti alimentari prelevati nel 2018 e analizzati, è stato di 773, di cui 681 sul territorio e 92 all'importazione.

In particolare, esaminando 681 campioni prelevati sul territorio, la percentuale di quelli positivi è stata del 3%, ma non è stata riscontrata non conformità. Ciò conferma, si legge, "sia la consapevolezza crescente degli operatori del settore alimentare che pongono particolare attenzione lungo tutta la filiera alimentare, dall'approvvigionamento delle materie prime alla commercializzazione del prodotto finito, sia l'efficacia dei controlli ufficiali messi in atto".

L'attività all'importazione ha presentato un decremento con 92 campionamenti effettuati, rispetto ai 111 del 2017. Di questi campioni, 2 sono risultati non conformi, e riguardano gnocchi di riso provenienti dalla Cina. 

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