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Champagne lancia la sfida ai cambiamenti climatici

(ANSA) - ROMA - In Champagne bottiglie più leggere e selezione di varietà più resistenti agli stress meteo per lanciare la sfida ai cambiamenti climatici con l'obiettivo di ridurre del 75% le emissioni del celebre comparto enologico francese entro il 2050. Lo annuncia il Comité Champagne, organizzazione interprofessionale che riunisce tutti i viticoltori e tutte le Maison di Champagne in occasione di un incontro, oggi a Milano, dedicato alla formazione promosso dal Bureau du Champagne in Italia.

Il cambiamento climatico è una realtà anche in Champagne, dove la temperatura media è aumentata di +1,1°C in trent'anni. Finora questo fenomeno si è rivelato benefico per la qualità dei mosti: vendemmia più precoce di 18 giorni, acidità totale calata di 1,3 grammi per litro di acido solforico, crescita minima (+0,7%) del titolo alcolometrico volumico naturale. Questi effetti positivi dovrebbero perdurare anche nel caso in cui le temperature crescessero di 2°C. T

uttavia già oggi la Champagne esplora scenari alternativi che le consentiranno di mantenere la tipicità dei suoi vini in caso di peggioramento della deriva climatica. Da qui la scelta di bottiglie più leggere che limitano del 20% l'impatto delle emissioni di CO2, un programma di innovazione varietale per selezionare varietà più resistenti agli stress climatici, il 90% dei rifiuti riciclati e valorizzati: sono solo alcune delle azioni a tutela dell'ambiente messe in campo negli ultimi 15 anni dalla Champagne, la prima filiera viticola al mondo a misurare la sua impronta carbonica e ad aver dato vita a un piano per ridurre del 75% le sue emissioni entro il 2050.(ANSA).

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