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Frodi alimentari, i carabinieri sequestrano 3,8 tonnellate di cibo

ROMA - False Dop, cibi scaduti e taroccati come il il Cioccolato di Modica Igp e la Pera dell'Emilia Romagna Igp. E' il risultato di un'operazione condotta dai Reparti Tutela Agroalimentare (RAC) di Torino, Parma, Roma, Salerno e Messina, nel corso dell'ultimo mese, a seguito di controlli in 46 aziende del settore agroalimentare operanti sul territorio nazionale, che ha portato a un maxi sequestro da 3,8 tonnellate di alimenti, per un valore di oltre 33 mila euro, e sanzioni per oltre 98mila euro.

Sono state inoltre denunciate cinque persone: quattro titolari di attività ristorative ed il direttore di un supermercato per tentata frode e frode in commercio aggravata. L'operazione rientra nella Campagna "Tavola sincera" attivata sull'intero territorio nazionale dal Comando Carabinieri per la Tutela Alimentare.

Bellanova, no ai furti identità
"Per sostenere sulle nostre tavole e sui mercati internazionali il made in Italy, la qualità dei nostri prodotti e del nostro agroalimentare, la sicurezza e la tutela dell'ambiente, l'alleanza con i consumatori è essenziale. Consapevolezza e attenzione significano anche sicurezza e tutela della salute. In questo il lavoro e l'impegno dei Reparti dei Carabinieri della Tutela Agroalimentare è fondamentale a garanzia del vero made in Italy, delle imprese - tantissime, la maggior parte - che scelgono di non ricorrere a falsificazioni e frodi, dei lavoratori, dei cittadini". Così la Ministra alle Politiche agricole Teresa Bellanova commenta i risultati nel corso dell'ultimo mese della Campagna "Tavola sincera" con le operazioni dei Reparti Tutela Agroalimentare (RAC) di Torino, Parma, Roma, Salerno, Messina, che hanno portato al sequestro di 3,8 tonnellate di alimenti. I risultati dell'ultimo mese della Campagna "Tavola sincera", afferma Bellanova, "dimostrano con sufficiente chiarezza la necessità di contrastare su tutti i versanti l'illegalità per sostenere le nostre Dop, impedire che sugli scaffali arrivino prodotti contraffatti e nocivi per la salute, garantire la freschezza dei cibi nei nostri ristoranti, con la certezza che sulle tavole arrivino prodotti con la corretta etichettatura e tracciabilità. Riconosciuti e riconoscibili". Un impegno, conclude la ministra, "puntuale e prezioso che sostiene le imprese sane, garantisce il mercato, difende la salute dei consumatori, incide positivamente sulla filiera perché tende a mettere fuori gioco furbizie e illegalità".

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