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Xylella: Centinaio a Lezzi, atti per decreto pronti in tempo

LECCE - "Nessun decreto in questo ministero risulta non firmato dal sottoscritto. I trecento milioni allocati nella Legge sulle Emergenze Agricole sono già previsti per gli esercizi finanziari 2020 e 2021. Tutti gli atti propedeutici saranno pronti in tempo utile perché le risorse siano effettivamente utilizzabili dal primo gennaio 2020". Così il ministro delle Politiche agricole, Gian Marco Centinaio, in risposta al ministro per il Sud Barbara Lezzi, che oggi a Lecce gli ha chiesto di 'battere un colpo' sull'emergenza Xylella.

"Il Mipaaft sta lavorando al piano di rilancio dell'economia pugliese - aggiunge Centinaio - e a tal fine, lo scorso 16 luglio è stato svolto un primo incontro con i frantoiani volto a definire le priorità di intervento, in modo da indirizzare in maniera efficace e veloce le risorse disponibili e dare risposte concrete agli operatori salentini duramente colpiti dall'emergenza Xylella. Altri incontri saranno previsti nel mese di settembre. Noi - conclude il ministro Centinaio - andiamo avanti a lavorare come abbiamo fatto fino ad ora per il bene del comparto agricolo pugliese e di tutto il Mezzogiorno". 

 

Decreto; Lezzi, firme Di Maio e mia non mancheranno

"Di sicuro la mia firma e quella del ministro Di Maio non mancheranno. Se resterà questo Governo per gli affari correnti, allora speriamo che Centinaio batta un colpo". Così la ministra per il Sud, Barbara Lezzi, commenta gli effetti della crisi di Governo sul piano anti-Xylella. I decreti attuativi per i reimpianti degli ulivi nelle aree colpite dal batterio sono pronti, ma mancano le firme di tre ministri (Gian Marco Centinaio della Lega, oltre a Luigi Di Maio e Barbara Lezzi del M5s), come si è appreso in Prefettura a Lecce, in occasione della riunione convocata dalla ministra Lezzi per fare il punto sulle procedure che dovranno aprire la strada all'erogazione di oltre 300 milioni per le misure anti-Xylella. "Se invece arriverà un altro Governo - prosegue - noi lasceremo tutto il lavoro fatto e ci sono le risorse, sono state già stanziate, così mi auguro che non ci siano ostacoli a procedere perché dall'1 gennaio 2020 questo territorio ha diritto a spendere immediatamente questi soldi".

La dotazione del piano di 300 milioni prevede 150 milioni di euro per ciascuno dei due anni, 2020 e 2021, mediante l'utilizzo delle risorse del Fsc. "L'incontro che ho svolto oggi - ha spiegato Lezzi - con tutti i soggetti portatori di interesse grandi e piccoli produttori, i sindacati, oltre che il sottosegretario all'Agricoltura Pesce, i presidenti di Provincia e Regione, è stato molto costruttivo. A breve si potrà superare, con la collaborazione della Regione, il problema dei vincoli paesaggistici per il reimpianto degli alberi. Saranno coinvolti - annuncia - anche i frantoiani, che finora erano rimasti fuori e se ci saranno le condizioni per poterlo fare, si potranno anche anticipare al 2019 delle risorse allocate nel 2021. Questo perché, a seguito della legge di assestamento, altri soldi potranno essere di nuovo disponibili nel Fondo Sviluppo e Coesione. Faremo degli interventi anche per i piccolissimi proprietari di appezzamenti di terreno, senza trascurare l'aspetto paesaggistico del territorio, la cui bellezza - conclude la ministra - va preservata anche per le ricadute che ha sul turismo, pure questo un capitolo molto importante per l'economia del Salento".

Coldiretti, crollo 73% produzione olio oliva Lecce 

LECCE - Persi per la Xylella quasi tre quarti della produzione di olive in provincia di Lecce, con il crollo del 73% della produzione di olio nell'ultimo anno. E' l'analisi elaborata da Coldiretti Puglia sui dati del Sistema Informativo Agricolo Nazionale, illustrata in un incontro in Prefettura a Lecce con la ministra per il Sud, Barbara Lezzi e il governatore della Puglia, Michele Emiliano.

"A Lecce il trend negativo rischia di diventare irreversibile - sottolinea il presidente Coldiretti provinciale, Gianni Cantele - con il minimo storico di 5.295 tonnellate nell'ultima campagna. La malattia ha lasciato milioni di ulivi secchi" e "il contagio in 6 anni si è allargato a nord a una velocità di più 2 chilometri al mese": "Abbiamo chiesto al ministro Lezzi che i 300 milioni, aggiuntivi ai 70 per il 2019 stanziati dal Cipe, arrivino realmente agli agricoltori che non possono più produrre olive e olio, a favore di nuovi impianti resistenti", e "ai frantoiani che stanno svendendo all'estero pezzi di frantoi".

Emiliano, oggi abbiamo i mezzi per ricostruire
"Oggi abbiamo i mezzi per ricostruire sia il patrimonio produttivo che paesaggistico, lo faremo con testardaggine, fermo restando che dobbiamo limare alcuni aspetti tecnici del Decreto per farlo funzionare". Lo ha detto il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, oggi in prefettura a Lecce per fare il punto sulla Xylella con la ministra per il Sud, Barbara Lezzi, in base al Piano straordinario per la rigenerazione olivicola pugliese, con criteri e modalità per l'attuazione degli interventi.
La dotazione del piano è di 150 milioni di euro per ciascuno dei due anni, 2020 e 2021, mediante l'utilizzo delle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione. All'incontro, anche il sottosegretario alle Politiche agricole Alessandra Pesce, il Prefetto di Lecce, il presidente della Provincia, i sindaci del Leccese, Coldiretti, Agrinsieme e Italia Olivicola, i rappresentanti di Periti agrari, Agronomi, Agrotecnici e le rappresentanze sindacali. "Starà anche al gruppo di lavoro che abbiamo costituito - ha aggiunto - proprio qui in provincia di Lecce, sotto la guida del sub commissario Arif, Francesco Ferraro e del direttore del dipartimento Gianluca Nardone, fare in modo che tutte le procedure siano svolte con la massima velocità consentita dalle leggi. La Regione Puglia ha fatto uno sforzo enorme per coprire tutte le mille domande arrivate.
Il denaro in arrivo da Roma servirà a completare questo lavoro, che rappresenta la più grande opera di ripristino del paesaggio della storia d'Italia". "Dobbiamo creare una pianificazione agricola e decidere in che modo attutire" il danno crato dalla Xylella alla monocoltura olivicola "e valutare con le organizzazioni agricole, gli olivicoltori, i cittadini, i sindaci come redigere un grande piano di riforma agraria di tutto il Salento. Il prossimo Psr non può essere scritto come avevano fatto con l'esistente, ignorando la Xylella pur sapendo che già esisteva". "Questo decreto - ha prpsegutio - scritto dagli uffici della Regione Puglia e concordato col Ministero, ci consente di resistere in modo adeguato. Ringrazio gli esponenti del Governo che ci hanno sostenuto in questa battaglia. Non molliamo". "Esprimiamo - ha detto ancora Emiliano - la nostra moderata soddisfazione per il metodo con il quale siamo arrivati alla conclusione collegata al decreto. Abbiamo trovato nei ministri Lezzi e Centinaio interlocutori attenti che hanno consentito di scrivere un buon provvedimento, al di là di alcune modifiche che non sono nella responsabilità del Governo ma sono nella potestà legislativa del Parlamento. Una modifica, in particolare, ha creato un problema abbastanza serio sulle zone vincolate che vorremmo tentare di superare, anche in via interpretativa: se c'è un meccanismo automatico di autorizzazione all'espianto potrebbe essere implicito che ci sia l'obbligo al reimpianto. Se ci fosse una correzione in tal senso tutti i dirigenti che devono applicare le norme sarebbero più contenti. Ho colto con positività anche l'invito del ministro Bonisoli, preoccupato per il rapporto con le sovrintendenze".

 

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