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Ortofrutta Italia, produzione pesche +13% previsto nel 2019

(ANSA) - ROMA, 17 LUG - La previsione produttiva di pesche, nettarine e percoche in Italia ammonta a 1.296.000 tonnellate, da metà maggio fino a fine settembre 2019, "un dato confortante" che equivale ad un incremento del 13% rispetto al 2018", ma che comparato alla media del 2015-2017 è inferiore del 4%". Sono i principali dati previsionali di produzione del comparto lanciati da Ortofrutta Italia in occasione della presentazione della Campagna di promozione istituzionale per Pesche e Nettarine Made in Italy, realizzata con il patrocinio dal ministero delle politiche Agricole e presentata oggi a Roma presso il ministero.

"A livello produttivo abbiamo una situazione importante e gestibile commercialmente con risultati discreti per l'intera filiera", spiega Gabriele Ferri, Coordinatore del Comitato di Prodotto di Ortofrutta Italia per le Pesche. "Un comparto che però - aggiunge - è in difficoltà per effetto dell'embargo russo, che chiude alla produzione europea quell'area commerciale e per la polverizzazione del sistema commerciale che crea competizione interna abbassando i prezzi".

Nel quadro dei maggiori mercati europei "necessario per focalizzare la situazione italiana" si evidenzia una riduzione della produzione rispetto al 2018 solo per la Grecia (-7%).

Spagna e Francia si attestano rispettivamente al +13% e al +17%, con un dato aggregato europeo in linea all'aumento di produzione del +2%. Ortofrutta Italia evidenzia inoltre "che se l'Italia beneficia di un consumo interno importante, questo non basta ad assorbire la produzione", per cui "resta necessaria un'ampia esportazione di una quota di prodotto e quindi è obbligatorio competere con Spagna e Grecia". Sottolinea inoltre "come l'esportazione di 120.000 tonnellate di pesche e nettarine della Spagna sul mercato italiano, stia aggravando le difficoltà di vendita del prodotto italiano nello stesso mercato nazionale".

Così "oltre alla campagna di comunicazione per incentivare il consumo - conclude Ferri - le organizzazioni commerciali dovrebbero aggregarsi in modo da non essere schiacciate dalla distribuzione organizzata che si sta unendo sempre di più".

(ANSA).

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