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Corte Conti Ue, semplificare procedure piani sviluppo rurale

BRUXELLES - Semplificare, accorciare i tempi di approvazione e definire meglio gli indicatori di performance dei programmi di sviluppo rurale (Psr). Sono le raccomandazioni che la Corte dei Conti Ue (Eca) rivolge alle istituzioni europee, nazionali e regionali per migliorare l'efficacia dell'approccio alla programmazione dei fondi Psr inaugurato nel 2014.

Un approccio basato sui risultati che stenta a decollare, secondo l'Eca, che ha condotto audit su un campione di 10 Psr approvati, tra cui quello della Campania.

"Abbiamo trovato documenti di programmazione troppo complessi e voluminosi - ha affermato Janusz Wojciechowski, il Membro Eca responsabile della relazione - e insufficientemente focalizzati sui risultati attesi".

L'orientamento ai risultati era stato uno degli obiettivi principali della riforma dei fondi Ue 2014-2020, ma, almeno per lo sviluppo rurale, sembra rimasto sulla carta. Risultati deludenti, conclude l'audit, che si spiegano anche col ritardo dell'adozione della normativa Ue e "l'esecuzione della spesa prevista iniziata più lentamente".

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