I quattro astronauti della missione Crew 7 sono a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. Dopo circa 30 ore di viaggio, si sono uniti ai sette colleghi della Expedition 69 e adesso l'Iss è di nuovo affollata. Sta succedendo sempre più spesso negli ultimi tempi, in cui si avvicendano equipaggi che arrivano con la navetta russa Souyz ed equipaggi arrivano con le navette Crew Dragon della SpaceX, per conto della Nasa.
L'ultima volta era accaduto in maggio, con l'arrivo della missione privata Axiom 2, e prima ancora in marzo e nell'ottobre 2022. Americani, europei e russi continuano a viaggiare e a lavorare insieme nello spazio, come ha sottolineato durante la cerimonia di benvenuto il cosmonauta Konstantin Borisov, dell'agenzia spaziale russa Roscosmos.
Degli 11 a bordo della Stazione Spaziale, 4 sono americani, 4 russi, un europeo e un astronauta degli Emirati Arabi Uniti. L'unica donna a bordo è Jasmin Moghbeli della Nasa, al comando della Crew 7 durante il lungo viaggio iniziato ieri con il lancio da Cape Canaveral. Il pilota della Crew Dragon Endurance è stato il danese Andreas Mogensen dell'Agenzia Spaziale Europea, destinato a diventare il prossimo comandante della Iss e primo europeo ad avere il ruolo di pilota di una Crew Dragon. Si è detto "felice e orgoglioso di unirsi all'equipaggio della Stazione Spaziale"; Con Moghbeli e Mogensen hanno viaggiato Satoshi Furukawa, dell'Agenzia spaziale giapponese Jaxa, e Borisov. Ad attendere l'equipaggio della Crew 7 c'erano Stephen Bowen, Woody Hoburg e Frank Rubio, della Nasa, Sultan Alneyadi degli Emirati Arabi Uniti e i russi Sergey Prokopyev, Dmitri Petelin e Andrey Fedyaev.
La Iss sarà così affollata solo per pochi giorni. Il 31 agosto è infatti prevista la cerimonia di saluto della Crew 6, di cui fanno parte Bowen, Hoburg, Alneyadi e Fedyaev. La loro partenza, con la Crew Dragon con la quale erano arrivati a bordo il 3 marzo scorso, è prevista il primo settembre.
Con gli astronauti della Crew 7 resteranno sulla Iss l'attuale comandante della Stazione Spaziale, il russo Prokopyev, con Petelin e Rubio. I tre erano arrivati a bordo nel settembre 2022 con la Soyuz Ms22, nella quale in dicembre era stata rilevata una perdita al sistema di controllo termico. Di conseguenza il 24 febbraio scorso l'agenzia spaziale russa Roscomos aveva inviato un'altra Soyuz, la Ms23, per consentire ai tre di rientrare a Terra in sicurezza.
Al momento di tornare finalmente a Terra, Petelin passerà il comando all'europeo Mogensen, che intanto con il suo arrivo a bordo inizia la missione Huginn, chiamata come uno dei corvi di Odino, quello con il compito di volare nel mondo per raccogliere informazioni, proprio come l'astronauta dell'Esa vuole raccoglie informazioni per la scienza a bordo della Stazione Spaziale. Sono più di 30 gli esperimenti previsti nella sua missione, molti dei quali riguardano il clima, la salute e i benefici che dallo spazio possono derivare alla Terra.
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