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Un verme di 500 milioni di anni fa, era come quelli di Dune VIDEO

Erano rivestiti da setole dure, simili a quelle delle enormi creature che popolavano le sabbie di Dune, il pianeta immaginato dalla fantascienza di Frank Herbert ma, a differenza di quei giganti, erano lunghi pochi centimetri: sono vermi vissuti 500 milioni di anni fa, i cui fossili sono stati scoperti dal gruppo di ricerca di Julien Kimmig, geologo del Museo tedesco di Storia naturale di Karlsruhe. Descritti sulla rivista Historical Biology, i vermi sono stati chiamati Shaihuludia shurikeni, un nome ispirato appunto al film Dune perchè Shai-Hulud era il nome indigeno dei vermi del pianeta Arrakis, ossia Dune.

I vermi sono vissuti nell'epoca in cui si chiudeva il Cambriano, il periodo della preistoria caratterizzato dalla presenza di moltissimi esperimenti evolutivi, I fossili mostrano infatti che risale a quell'epoda un boom di creature bizzarre oggi scomparse, che lasciarono il passo a specie carrivate fino ai tempi nostri, come gli artropodi.

Questa galleria di creature ora si arricchisce con un nuovo verme segmentato, che probabilmente appartiene a una specie sconosciuta di anellidi. Era lungo meno di 10 centimetri ed era ricoperto da chaetae, ossia setole rigide. Il fossile scoperto nel sito di Spence Shale, negli Stati Uniti, mostra infatti tracce che, solo dopo lunghe analisi, si sono dimostrate essere di una creatura nuova.

Proprio per le setole rigide che ricordano in qualche modo gli enormi vermi che popolavano il pianeta sabbioso di Dune, la specie è stata chiamata Shaihuludia shurikeni, dove Shai-Hulud era il nome originario dei vermi mentre mentre ‘shuriken’ è la parola giapponese per 'lame da lancio', che rappresenta la forma delle setole simili a lame.

"Il nuovo anellide Shaihuludia shurikeni è particolarmente interessante, in quanto possedeva alcune chaetae molto impressionanti. Un fatto che lo rende unico tra gli anellidi del Cambriano”, ha detto Kimming. “Anche il modo in cui il fossile è conservato – ha aggiunto – è di particolare interesse, poiché la maggior parte dei tessuti molli è conservata come un ‘blob’ di ossido di ferro, suggerendo che l'animale è morto e si è decomposto per un po' prima di essere fossilizzato”.

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