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Nuovo passo verso i superconduttori contro lo spreco energetico

Potrebbe essere vicino il primo superconduttore a temperatura ambiente. Inseguito da decenni, questo risultato è considerato un Sacro Graal della fisica e rivoluzionerebbe ogni settore tecnologico, ma nella comunità scientifica è accolto con scetticismo. Il nuovo materiale, chiamato LK-99, sarebbe stato sviluppato nella Corea del Sud, dal gruppo del Centro di Ricerca in Energia Quantistica guidato da Sukbae Lee. Lo studio è online  nel sito arXiv, che accoglie le ricerche non ancora sottoposte all'esame della comunità scientifica. Nonostante ci sia molto scetticismo a riguardo, simulazioni indipendenti sembrano dare supporto alla scoperta.

"C'è tanto entusiasmo nella comunità scientifica, ma bisogna andare con i piedi di piombo", ha commentato all'ANSA Gaia Grimaldi, ricercatrice dell'Istituto superconduttori, materiali innovativi e dispositivi del Consiglio Nazionale delle Ricerche. "Confesso che la lettura del paper mi ha fatto sobbalzare, a un'analisi non approfondita sembrerebbe essere credibile, ma l'unico modo per esserne certi sarà il poter replicare l'esperimento".

Inseguiti da decenni, i superconduttori a temperatura ambiente sono materiali che rivoluzionerebbero la nostra quotidianità perché capaci di far fluire elettricità senza alcuna resistenza. Una proprietà che eliminerebbe i tanti sprechi delle reti elettriche, aprirebbe a motori elettrici molto più efficienti o strumenti di diagnostica più evoluti e economici e, più in generale, permetterebbe di sviluppare nuove tecnologie in quasi ogni settore.

"La superconduttività in realtà la usiamo già in molti dispositivi. Ad esempio  ha aggiunto Grimaldi - quando facciamo una risonanza magnetica, ma riusciamo ad ottenerla solo raffreddando i magneti a temperature vicine allo zero. Averla a temperatura ambiente, come in questo caso, sarebbe rivoluzionario". Per questo da anni si tenta di realizzare questi superconduttori, ma senza successi rilevanti.

Ora i ricercatori coreani avrebbero realizzato un materiale piuttosto semplice e i test ne dimostrerebbero la superconduttività a temperature anche molto elevate, oltre i 100 gradi. In attesa di test indipendenti che possano replicare l'esperimento e della revisione scientifica della ricerca, una simulazione al computer realizzato dalla ricercatrice Sinéad Griffin, dell'americano Lawrence Berkeley National Laboratory, sembra dare supporto alla scoperta dimostrando che il materiale proposto, almeno in via teorica, sembrerebbe avere le caratteristiche di un vero superconduttore a temperatura ambiente. "Non rappresenta una prova - conclude Grimaldi - ma dà supporto teorico e suggerisce anche alcuni possibili miglioramenti. L'unica certezza arriverà da una replica in laboratorio".

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