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Gli ultimi istanti del satellite Aeolus in un'animazione

Una serie di piroette sempre più veloci, poi i pannelli solari che si staccano, il corpo del satellite che rotea vorticosamente perdendo pezzi e poi la disintegrazione finale sopra l'Antartide: ecco gli ultimi istanti di vita del satellite europeo Aeolus, che ha concluso la sua missione lo scorso 28 luglio con un rientro controllato unico nel suo genere riducendo di 42 volte il rischio di caduta di frammenti al suolo. A raffigurarne le fasi salienti è un'animazione realizzata dall'Agenzia Spaziale Europea con una colonna sonora d'eccezione: un frammento del brano orchestrale composto dal musicista Jamie Perera utilizzando i dati raccolti dal satellite nei suoi cinque anni di missione in orbita.

Il brano completo ha una durata complessiva di 30 minuti: ogni secondo corrisponde a un giorno della vita di Aeolus, con i venti che ha misurato orbitando intorno alla Terra 16 volte al giorno. Il tono, la lunghezza e il volume delle note sono stati creati trasformando una varietà di tipi di dati di Aeolus in parametri musicali, mappati sulle gamme di diversi strumenti a fiato.

Le note più acute sono quelle dell'ottavino, che scandiscono le cime delle nuvole illuminate dal laser di Aeolus (lo strumento Aladin costruito negli stabilimenti di Leonardo a Campi Bisenzio e Pomezia).

Nella parte inferiore del registro, il fagotto e il clarinetto basso suonano quando i raggi laser del satellite arrivano appena sopra la superficie terrestre.

Nel mezzo, attraverso clarinetti, flauti e oboi, si possono sentire la velocità del vento, la temperatura dell'aria, la sua pressione e la densità delle nuvole. Nel brano si possono percepire anche eventi come eruzioni vulcaniche, rappresentate da tamburi, uragani, descritti da effetti sonori del vento, e la pandemia di Covid, riprodotta da un sintetizzatore pulsante.

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