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Baccigalupi, grazie al telescopio Euclid sarà 'pura scoperta'

(ANSA) - TRIESTE, 03 AGO - "La prima visione delle immagini ipnotiche del satellite Euclid ci fa capire che lo strumento funziona benissimo. D'ora in avanti non sapremo cosa troveremo, è pura scoperta"". A dirlo all'ANSA è il professor Carlo Baccigalupi, professore Ordinario di Astrofisica e Cosmologia alla SISSA di Trieste, che coordina uno degli 8 gruppi di lavoro per l'analisi dei dati dell telescopio spaziale europeo, decollato il 1 luglio da Cape Canaveral per indagare la parte oscura dell'Universo. Ci sono voluti una trentina di giorni perché Euclid raggiungesse il punto L2, a un milione e mezzo di chilometri dalla Terra. Da lì, nei prossimi sei anni, scruterà il Cosmo per aiutarci a comprendere meglio la natura di materia ed energia oscura. Il gruppo che fa capo alla SISSA di Trieste, in particolare, avrà il compito di "studiare come la luce del Big Bang viene influenzata dalle strutture che Euclid osserva, in particolare quelle legate alla materia oscura, per raccogliere informazioni sulle componenti oscure dell'universo, ossia la stessa materia oscura e la ancora misteriosa energia oscura".
    "La forza di Euclid - aggiunge Baccigalupi - è la sua titanica capacità di osservazione: per la prima volta si osserva e si ricostruisce con estrema precisione la posizione delle galassie su mezzo Universo osservato".
    "L'osservazione è talmente vasta che permetterà di fare cosmologia, cioè di studiare l'espansione dell'Universo per la prima volta in diverse epoche della sua storia recente - chiarisce il professore - : potremo così ricostruire l'espansione cosmica nel momento in cui l'Universo comincia la misteriosa accelerazione nell'espansione. La più profonda di queste epoche è appunto la parte in cui la radiazione cosmica di fondo, interagendo con le galassie, lascia un'impronta di come l'Universo stesse aumentando la velocità di espansione sotto la spinta dell'energia oscura".
    Le ricadute di una missione come quella di Euclid sono "immaginabili solo nella loro estensione", spiega il professor Baccigalupi: in ambito tecnologico "le ricerche condotte per costruire una macchina simile ricadono sulla vita quotidiana di tutti. Ci sono anche ricadute di tipo computazionale perché per capire i dati occorre simularli, stimolando la messa in opera di centri di calcolo numerici". "Molto importante è anche l'impatto sull'alta formazione - aggiunge il docente della SISSA - : menti giovani di studentesse e studenti ricevono uno stimolo per accrescere la loro conoscenza verso questi misteri. Ultimo ma non ultimo - conclude il professore - è l'obiettivo della scoperte scientifiche: per la prima volta noi andremo ad osservare la materia oscura attraverso i suoi effetti gravitazionali e quindi il comportamento della dinamica cosmica nella fase in cui essa è accelerata". (ANSA).
   

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