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Wwf, no alle approvazioni provvisorie delle trivelle in mare

(ANSA) - ROMA, 17 LUG - Il Wwf esorta tutti i governi, in particolare quello italiano, a resistere alle pressioni delle multinazionali e delle compagnie petrolifere e a difendere l'oceano in occasione di un importante incontro internazionale sulle esplorazioni minerarie sui fondali marini iniziato a Kingston il 10 luglio.
    Dal 10 al 21 luglio, l'Italia e gli altri Stati membri del Consiglio dell'Autorità internazionale dei fondali marini (Isa) - l'organismo responsabile della conservazione dei fondali marini internazionali e della regolamentazione dell'estrazione mineraria dai fondali marini - sono riuniti per discutere un dilemma procedurale soprannominato la scappatoia della "regola dei due anni".
    Questa regola stabilisce che, trascorsi i due anni previsti, tutte le domande di licenza per estrazione mineraria devono essere prese in considerazione per "approvazione provvisoria".
    Tuttavia il Consiglio Isa non ha ancora concordato cosa intenda per approvazione provvisoria. Dal 9 luglio la regola, scattata nel 2021 in seguito a una richiesta di licenza, è scaduta, lasciando il processo intorno all'estrazione mineraria nei fondali marini impantanato nell'incertezza giuridica.
    Il Wwf chiede quindi ai governi dell'Isa di fornire chiarezza su come verranno gestite le domande, considerando che probabilmente ci vorranno diversi decenni prima che la scienza necessaria per finalizzare i regolamenti sia completa.
    "L'estrazione mineraria nei fondali profondi non può continuare senza la necessaria - e ad oggi insufficiente - conoscenza scientifica per regolarla - afferma la responsabile Mare del Wwf Italia, Giulia Prato -. Le conseguenze sarebbero catastrofiche per la vita umana e marina. Siamo preoccupati che questa regola, ora scaduta, permetterà a qualunque Paese di avanzare richieste di sfruttamento senza che si sappia cosa accadrà dopo". (ANSA).
   

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