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L’Intelligenza Artificiale legge il futuro del tumore alla prostata

L’Intelligenza Artificiale può 'leggere' il futuro del tumore alla prostata, il quarto tipo di tumore più comunemente diagnosticato a livello mondiale: un algoritmo sviluppato dall’Istituto di Informatica e Telematica del Consiglio Nazionale delle Ricerche, infatti, è in grado di prevedere con elevata precisione, e meglio dei metodi attuali, se e quando il tumore si ripresenterà dopo l’operazione chirurgica di asportazione della prostata. Lo studio, pubblicato sulla rivista Scientific Reports, può quindi indirizzare meglio le decisioni cliniche sulla terapia da seguire e apre anche alla possibilità di personalizzare le cure, aumentando le probabilità di sopravvivenza.
Il tumore alla prostata nel 2022 ha contato circa 1,4 milioni di diagnosi a livello globale. Nel 2025, in Europa, si prevedono 363mila nuove diagnosi e 78mila decessi dovuti a questa patologia. Dopo l’asportazione chirurgica della prostata, circa il 15% dei pazienti sottoposti all’operazione sono classificati come ad alto rischio di recidiva, e richiedono quindi un attento monitoraggio, ma la velocità con cui il tumore si ripresenta varia notevolmente da paziente a paziente.
 Marco Pellegrini dell’Iit-Cnr ha utilizzato un database di sequenze genetiche ottenute grazie alle biopsie di 1.240 pazienti, che gli hanno consentito di sviluppare un algoritmo capace di predire con alta precisione l’anno di insorgenza della recidiva. “Si tratta di un miglioramento e un raffinamento rispetto ai risultati ottenuti nel 2021 – spiega Pellegrini – che riguardavano la predizione della sopravvivenza di pazienti con tumore al seno”. Nei prossimi tre anni un sistema diagnostico basato su questo algoritmo verrà sviluppato nell’ambito del progetto ‘Tuscany Health Ecosystem’, finanziato dal Pnrr.

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