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25mila manovre anti-collisione in 6 mesi per i satelliti Starlink

I satelliti Starlink della SpaceX, negli ultimi 6 mesi, sono stati costretti ad effettuare oltre 25mila manovre anti-collisione, per evitare possibili scontri con altri satelliti o detriti spaziali in orbita intorno alla Terra: circa il doppio delle manovre segnalate nei mesi precedenti e la metà delle circa 50mila effettuate da quando è stato lanciato il primo Starlink, nel 2019, come si legge in un rapporto presentato dall’azienda di Elon Musk alla Commissione Federale per le Comunicazioni degli Stati Uniti. Si tratta di un aumento esponenziale destinato a crescere ancora, che genera molta preoccupazione: secondo alcuni esperti, le collisioni potrebbero presto diventare una parte normale del business spaziale, generando sempre più detriti.
“In questo momento, il numero di manovre sta crescendo in modo esponenziale”, afferma Hugh Lewis, professore di astronautica all'Università britannica di Southampton e uno dei massimi esperti sull'impatto delle megacostellazioni sulla sicurezza orbitale, in un’intervista rilasciata al sito Space.com. “Sta raddoppiando ogni sei mesi, e il problema con le tendenze esponenziali è che si arriva a numeri molto grandi molto rapidamente”.
Secondo i dati raccolti da Lewis, i satelliti Starlink hanno condotto 2.219 manovre anti-collisione nella prima metà del 2021 e 3.333 nel semestre successivo. La cifra è già raddoppiata tra dicembre 2021 e giugno 2022, arrivando a 6.873, e la tendenza prosegue con lo stesso andamento: 13.612 correzioni di rotta nella seconda metà del 2022 e 25.299 tra dicembre 2022 e maggio 2023. “Ogni sei mesi il numero di manovre raddoppia”, dice Lewis: “Se continua così, ne avremo 50mila nella seconda metà del 2023, 100mila nei primi sei mesi del 2024 e così via”.
Di questo passo, nel 2028 i satelliti Starlink potrebbero essere costretti a 1 milione di correzioni di rotta e il problema non sembra destinato ad una facile soluzione: SpaceX, infatti, finora ha dispiegato solo un terzo circa dei suoi satelliti di prima generazione, ad un ritmo regolare di circa 800 satelliti all’anno, e ha già ottenuto una parziale approvazione per una costellazione di seconda generazione, che prevede fino a 30mila satelliti. Senza contare il fatto che SpaceX è solo uno dei soggetti in gioco, sebbene Starlink sia senza ombra di dubbio la costellazione più grande.
Secondo l’Agenzia Spaziale Europea, attualmente ci sono circa 10.500 satelliti in orbita attorno al nostro pianeta, di cui 8.100 operativi. Ma il crescente numero di satelliti non è l’unico problema: anche la quantità di detriti spaziali continua a crescere. Adesso la SpaceX effettua una manovra anti-collisione ogni volta che si presenta una probabilità di scontro superiore a 1 su 100mila: uno standard di sicurezza molto elevato che però, secondo Lewis, la compagnia potrebbe non essere in grado di mantenere in futuro, all’aumentare del rischio di collisione.

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