Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Dal moscerino della frutta la mappa genetica dell’invecchiamento

Arriva dal moscerino della frutta, uno degli organismi più usati nella ricerca, la prima mappa genetica dell’invecchiamento: descrive i cambiamenti che avvengono al livello delle cellule nel corso dell’intera vita e diventerà un punto di riferimento per gli studi futuri in questo ambito, anche per quelli che guarderanno ad organismi più complessi, esseri umani compresi. Il risultato, pubblicato sulla rivista Science, è stato ottenuto da un gruppo di ricercatori guidati dal College di Medicina americano Baylor e dal Politecnico Federale di Losanna in Svizzera. 

L'invecchiamento è un processo naturale associato al graduale declino dei tessuti nel corpo, che aumenta il rischio di sviluppare diverse malattie, tra cui quelle cardiovascolari, neurodegenerative e quelle associate a tumori. Lo studio di questo fenomeno ha una lunga storia, ma ci sono ancora molte domande senza risposta quando si tratta di capire gli effetti dell'invecchiamento sulle cellule ed i meccanismi genetici che sono alla base.

Per fare qualche passo avanti in questo campo, i ricercatori guidati da Tzu-Chiao Lu del Baylor College e Maria Brbi? dell’Epfl hanno sequenziato l’Rna, che permette l'analisi approfondita di come i geni vengono espressi all’interno delle varie cellule e che fornisce una panoramica dettagliata delle loro funzioni. La mappa comprende 850mila cellule appartenenti a 163 tipologie differenti, analizzate in diversi momenti della vita del moscerino: a 5, 30, 50 e 70 giorni (un moscerino di 70 giorni equivale ad un essere umano di 80-90 anni). I risultati indicano che cellule diverse invecchiano in modo diverso: ad esempio, uno dei cambiamenti principali riguarda il significativo aumento delle cellule adipose e la netta diminuzione di quelle muscolari all’avanzare dell’età.

Caricamento commenti

Commenta la notizia