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Il telescopio Webb ritrae Nettuno, ma c'è un problema

E' un Nettuno inedito, vestito di bianco invece che del suo solito blu, quello che appare nell'ultimo ritratto in alta definizione eseguito dal nuovo telescopio spaziale James Webb di Nasa, Agenzia spaziale europea (Esa) e agenzia spaziale canadese (Csa).

Il cambio di look (dovuto al fatto che il pianeta è stato ripreso nell'infrarosso invece che nello spettro della luce visibile) non è l'unico elemento di sorpresa: nell'immagine spiccano infatti gli anelli di Nettuno con una nitidezza che non si vedeva da oltre trent'anni, da quando cioè la sonda Voyager 2 vi passò accanto nel 1989. La qualità dell’immagine è tale da mostrare anche le fioche bande di polvere che circondano il pianeta, così come una sottile linea luminosa intorno all’equatore (probabile spia della circolazione atmosferica che alimenta venti e turbolenze) e sette delle 14 lune in orbita (la più visibile è Tritone, che appare in alto a sinistra luminosa come una stella).

Questo risultato mostra le buone condizioni del telescopio Webb, anche se negli ultimi giorni è emersa un'anomalia allo strumento Miri (Mid-Infrared Instrument) che sta dando qualche grattacapo.

In una nota l'Esa spiega che lo scorso 24 agosto è stato notato un attrito anomalo in un meccanismo dello strumento Miri che permette di selezionare tra lunghezze d'onda corte, medie e lunghe. Dopo una serie di analisi preliminari, il 6 settembre si è riunito un team di tecnici per decidere il da farsi. Il telescopio "è in buona salute", rassicurano gli esperti, ma in attesa di indagini più approfondite si è deciso di sospendere le osservazioni scientifiche in questa particolare modalità, mentre le altre tre (imaging, spettroscopia a bassa risoluzione e coronagrafia) funzionano normalmente e rimangono disponibili.

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