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Asteroidi, l'Italia protagonista del monitoraggio da terra e dallo spazio

L’Italia si conferma in prima linea nel monitoraggio degli asteroidi, sia da Terra che dallo spazio: al centro dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa9 in Italia, l'Esrin di Frascati (Roma) è stato inaugurato il rinnovato Near-Earth Object Coordination Centre (Neocc), che si occuperà di monitorare le orbite di asteroidi e comete valutando la pericolosità dei corpi che si avvicinano alla Terra; a fine novembre, invece, verrà lanciato il mini satellite italiano LICIACube, realizzato negli stabilimenti di Argotec a Torino con il finanziamento e la collaborazione dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), per documentare gli ultimi istanti della sonda 'kamikaze' Dart della Nasa, la prima che proverà a colpire un asteroide per modificarne la traiettoria.

Il team LICIACube di supporto alle operazioni di missione è un team tutto italiano e comprende ricercatori dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), del Politecnico di Milano, dell'Università di Bologna, dell'Università Parthenope di Napoli e dell’Ifac-Cnr di Firenze.

“La difesa planetaria è prioritaria per l'Italia, come si evince anche dalla partecipazione al primo esperimento di deflessione degli asteroidi”, commenta il presidente dell’Asi, Giorgio Saccoccia. “Il nostro Paese sostiene fin dall’inizio i programmi Esa dedicati alla sicurezza spaziale, come un’opportunità volta a offrire a livello mondiale valore alle competenze della comunità scientifica italiana il cui lavoro è incentrato sul pericolo degli asteroidi. Nel corso degli anni, l’Esa è progredita nelle principali aree di monitoraggio dell’impatto, nel tracciamento degli asteroidi e nell’osservazione delle scoperte, grazie allo straordinario lavoro di un team di esperti altamente qualificati. Merita di essere menzionato l'ambiente logistico all'avanguardia inaugurato oggi all'Esrin. Un chiaro segno che siamo sulla strada giusta verso la protezione del nostro pianeta e dei suoi cittadini”.

Il nuovo centro NEOCC, nello specifico, rappresenterà il punto di accesso a un’intera rete di dati europei per determinare l’orbita e il rischio di impatto di questi antichi corpi celesti, proponendo, ove necessario, misure atte a mitigare eventuali danni. La nuova sede fungerà anche da hub principale per i dati osservativi quotidiani provenienti dai futuri telescopi Flyeye dell'Esa, il primo dei quali è attualmente in fase di assemblaggio e integrazione presso gli stabilimenti di OHB Italia di Turate, vicino Como.

"Il nostro nuovo Near-Earth Object Coordination Centre (Neocc) e le sue attività sono un importante strumento di cooperazione internazionale, che riflette il carattere globale dei pericoli che tutti noi potremmo dover affrontare a causa degli asteroidi", dice il direttore generale dell’Esa, Josef Aschbacher. "L'Ufficio per la Difesa Planetaria dell'Esa è in stretto contatto con tutte le principali organizzazioni che monitorano il rischio di asteroidi, dal Planetary Defense Coordination Office della Nasa e il loro Centro per gli studi Neo, ai comitati delle Nazioni Unite che aiutano a coordinare lo sforzo globale. L'Ufficio per la Difesa Planetaria sta anche eseguendo la gestione tecnica delle attività recentemente avviate sulla sicurezza spaziale in collaborazione con l'Unione Europea. Le nostre attività sono parte di uno sforzo comunitario mondiale, e il Neocc dimostra che l'Europa e l'Esa in particolare possono portare qualcosa di sostanziale e indispensabile al tavolo".

 

 

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