Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Alla Maker Faire Russolino 2.0, il robot pittore VIDEO

Il primo piano di un gatto dagli occhi gialli e il pelo arruffato, giochi di cerchi che ricordano le bolle di sapone e foglie leggere come se stessero cadendo: sono gli acquerelli di Russolino 2.0, il robot pittore che è fra i protagonisti della sezione dedicata all’arte nell’ambito della Maker Faire, la più grande rassegna europea dell’innovazione organizzata dalla Camera di Commercio e che si chiude questa sera a Roma.


Il robot Russolino 2.0 al lavoro mentre dipinge delle foglie (fonte: Officine Robotiche)

Nata tre anni per coniugare arte e innovazione, la Maker Art parla del futuro dell’espressione artistica e delle sue trasformazioni alla luce delle influenze della robotica e dell’intelligenza artificiale. Fra installazioni, dipinti e musica, si tocca con mano come stiano aumentando le interconnessioni tra arti e tecnologie: robot e intelligenza artificiale vanno scuola dagli artisti e gli artisti imparano alle tecnologie. “Gli artisti che lavorano con la tecnologia sono anche degli innovatori”, osserva il curatore di Maker Art, Valentino Catricalà. “Un artista che lavora con la tecnologia – prosegue - deve lavorare con ingegneri e con tecnici, deve inserirsi in contesti non convenzionali del mondo dell’arte contemporanea per dimostrare che l’arte è, sì, importante per il mondo dell’arte e per i musei, ma anche perché l’artista può essere anche un motore della società”.

Russolino 2.0 è uno degli esempi concreti del nuovo approccio che coniuga arte e tecnologia. Messo a punto dall’associazione Officine Robotiche con il maker Alessandro Giacomel, è il più recente di una serie di robot artisti sviluppati nel corso degli anni e che comprendono poeti e disegnatori. E’ una stampante basata su componenti disponibili sul mercato, alcuni dei quali stampati in 3D, e la sua elettronica si basa sul software Arduino, liberamente accessibile. La sfida, dicono i maker che l’hanno sviluppato, è “colpire la nostra sensibilità e le nostre emozioni per vedere se anche un freddo robot può essere definito un artista”.

Caricamento commenti

Commenta la notizia