Raccontare le proprie storie con la realtà aumentata diventa possibile con l'app realizzata in Italia, dall'Istituto Italiano di Tecnologia (Iit), nell'ambito del progetto europeo Memex. Non è ancora pronta, ma vederla in anteprima è possibile nella Maker Faire in organizzata dalla Camera di Commercio e in corso a Roma, negli spazi del Gazometro, fino al 10 ottobre.
L'obiettivo dell'app è permettere di condividere storie avvincenti e significative con l'obiettivo di rendere visibili le memorie delle persone a rischio di esclusione sociale e "alla Maker Fair è possibile conoscere alcune delle proprietà che l'app di Memex avrà a fine progetto", ha detto Alessio Del Bue, coordinatore del progetto europeo e a capo del laboratorio Pavis all'IIT di Genova. Al momento, ha proseguito, l'app "permette di creare un semplice modello 3D di oggetti presenti nella scena, di associare dei contenuti inseriti dall'utente a ciascun oggetto e di visualizzare quei contenuti in modalità di realtà aumentata". Sono funzionalità che nei prossimi tre mesi dovranno essere integrate nell'app.
Il progetto Memex (MEMories and EXperiences for inclusive digital storytelling" è partito nel 2019 e ha una durata di tre anni. E' coordinato dall'Iit, finanziato nell'ambito del programma Horizon 2020 e vi partecipano Università Ca' Foscari Venezia, EY & Interactive Technologies Institute-LARSyS.
L'app è costruita in modo che gli utenti possano scrivere e condividere interessi, ricordi, pensieri, sentimenti, nella forma che preferiscono e con contenuti multimediali. Una volta caricata la storia, l'app permette di geolocalizzarla e di individuare un sito o bene del patrimonio culturale presente nell'area, in modo da aggiungere altro contenuto all'esperienza narrata. Il risultato è un insieme di contributi a cui si può accedere tramite un elenco che filtra le storie per categoria e titolo o tramite una mappa che mostra la posizione specifica di ciascuna storia, consentendo di esplorare e cercare punti di interesse specifici.
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