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Clima, il calo dei venti cambia il foliage autunnale al nord

I cambiamenti climatici stanno ritardando l'ingiallimento e la caduta autunnale delle foglie nei 'polmoni verdi' alle latitudini più settentrionali dell'emisfero nord: lo slittamento sarebbe dovuto in particolare alla riduzione della velocità dei venti, che preserva l'umidità del terreno prolungando il periodo vegetativo delle piante. Il fenomeno, che potrebbe avere importanti conseguenze sull'assorbimento di anidride carbonica atmosferica, emerge dall'analisi dei dati degli ultimi 34 anni, raccolti e analizzati da un gruppo di ricerca internazionale guidato da Chaoyang Wu dell'Accademia cinese delle scienze. I risultati sono pubblicati sulla rivista dell'Accademia americana delle scienze (PNAS).

I ricercatori hanno messo sotto la lente i cambiamenti che si sono registrati tra il 1982 e il 2015 nelle località che si trovano al di sopra dei 50 gradi di latitudine nell'emisfero settentrionale. In particolare, sono partiti da osservazioni sul campo e da satellite per valutare la tempistica con cui invecchiano le foglie e poi hanno confrontato i dati con le informazioni meteo relative a temperatura, precipitazioni, copertura nuvolosa e velocità dei venti.

I risultati dimostrano che il calo dei venti è associato a un ritardo nel processo di senescenza delle foglie e potrebbe giocare un ruolo paragonabile a quello di temperatura e precipitazioni, anche per quanto riguarda gli effetti sull'assorbimento di anidride carbonica e sul clima.

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