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Covid, simulazione al computer individua 20 varianti

Le tre principali varianti del virus SarsCoV2 erano state individuate già in dicembre, con altre 17 in circolazione in tutto il mondo, grazie al programma di simulazioni al computer sperimentato in Italia, nell'Università di Trieste, e che ora ha dimostrato la sua efficienza e che potrà permettere anche di fare previsioni sull'efficacia di vaccini e terapie. Il risultato è pubblicato sulla rivista della Società americana di Chimica ACS Nano dall'Università di Trieste, con il suo Laboratorio di Biologia molecolare e Nanotecnologie (MolBNL@UniTS).

"Studiare gli effetti delle varianti sull'organismo umano è di fondamentale importanza non solo per comprendere meglio la specificità di questa interazione, ma soprattutto per progettare nuove ed efficienti terapie", osserva Sabrina Pricl, responsabile del Laboratorio, attivo presso il Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell'Università. "Il nostro sistema di analisi computazionale - aggiunge - servirà a stabilire il possibile ruolo della diversità genetica virale e umana che sta emergendo dagli studi clinici sui pazienti Covid 19".

Delle venti varianti individuate, di 17 "non si hanno ancora dati clinici a disposizione", osserva l'università in una nota, e "sono state rilevate con un'alta frequenza nella popolazione mondiale". Nella ricerca sono state individuate anche alcune delle mutazioni sulla proteina Ace2, la serratura molecolare alla quale si aggancia il virus SarsCoV2. Finora, si legge nella nota, "sono state recentemente descritte in diverse popolazioni e la loro correlazione con la suscettibilità al virus di queste persone è in fase di studio".

Fra le ricadute positive della simulazione, ci sono tempi e risorse ridotti necessari per la ricerca, "a fronte di un'altissima rapidità di processazione dei dati con tempi non paragonabili a quelli dei laboratori sperimentali. Per rendere l'idea - conclude la nota - va considerato che per validare le previsioni di questo studio realizzato da 5 ricercatori sono stati condotti due lavori sperimentali che hanno coinvolto complessivamente 22 ricercatori.

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